Al centro di una vicenda concitata, fatta di oblio, ritrovamenti e decisive attribuzioni, il ritratto di Olimpia Maidalchini Pamphilj realizzato da Diego Velázquez sta per andare all’asta da Sotheby’s, a Londra. Svelando tutta la storia della sua protagonista.
Intreccia due vicende ugualmente affascinanti – quella dell’opera e quella della sua protagonista – il ritratto pittorico di Donna Olimpia Maidalchini Pamphilj, presto all’asta da Sotheby’s, a Londra, con un valore stimato di 2-3 milioni di sterline. A lungo ritenuto perso tra le pieghe della Storia, il dipinto – visto l’ultima volta nel 1724 – è tornato alla luce un anno e mezzo fa quando il proprietario, ignaro della sua attribuzione, ne ha chiesto una perizia alla sede di Sotheby’s ad Amsterdam.
Grazie alla presenza di un numero di inventario nascosto sul retro del dipinto, gli esperti hanno potuto risalire con certezza all’autore, identificato con Diego Velázquez, che immortalò Donna Olimpia durante uno dei suoi soggiorni romani nel corso del Seicento.
Ma chi era la donna ritratta dall’artista spagnolo? Considerata il braccio destro di Papa Innocenzo X, di cui era sorellastra – e amante, a detta di alcuni – Olimpia Maidalchini Pamphilj era considerata l’eminenza grigia del papato.
Ammirata dalle donne e temuta dalla Chiesa, Donna Olimpia seppe guadagnarsi un ruolo chiave nello scenario politico-istituzionale dell’epoca, al punto da sovrintendere alle commissioni artistiche – emblematica quella della Fontana dei Quattro Fiumi – e da contribuire, con il proprio giudizio, alle decisioni papali. Un ruolo che la rese invisa ai cardinali e agli altri membri della corte papale, i quali tentarono di consegnare la sua memoria all’oblio.