In Giappone, l'arte interattiva ha il suo punto di riferimento nel collettivo teamLab, che nei giorni scorsi ha diffuso le immagini di un nuovo intervento...
Accompagnata dalle musiche composte da Hideaki Takahashi, la nuova installazione digitale interattiva firmata teamLab è pronta. Megaliths, questo il titolo dell’intervento sviluppato dal collettivo giapponese che un anno fa ha inaugurato il proprio museo sull’isola di Odaiba, a Tokyo, è un’opera in cui l’interazione con il movimento delle persone si manifesta in forma ancora più compiuta che in altri interventi messi a punto da questa acclamata realtà. Gli spostamenti individuali, infatti, ne influenzano l’andamento, determinando una costante evoluzione visiva.
All’interno dello spazio assegnato, situato all’interno del parco Mifuneyama Rakuen a Takeo, conosciuta stazione termale in Giappone, sono stati collocati elementi tridimensionali variamente orientati sui quali, in forma continuativa, vengono proposte delle proiezioni.
Non si tratta, tuttavia, di video in loop: la diretta connessione tra le azioni dei visitatori e ciascuno dei “megaliti” produce l’irripetibilità di ciascun momento di vita dell’installazione, che non potrà più ripetersi in modo analogo.
Due gli artwork proposti, che fanno leva sull’immaginario visivo ormai distintivo di teamLab. In Universe of Water Particles, l’avvicinamento delle persone determina delle variazioni del flusso dell’acqua che sembra “scendere” lungo i megaliti.
In Flowers and People, la grafica in continuo cambiamento mostra l’intero processo di fioritura stagionale, che normalmente avviene nel corso di un anno, in una sola ora. I fiori germogliano, crescono e fioriscono; quindi i loro petali iniziano ad appassire, fino a svanire, secondo un ciclo naturale che si ripete in forma perpetua. Anche in questo ultimo caso, i soggetti possono incidere sull’installazione: restando fermi, danno vita a una crescita più abbondante dei fiori.