Originario di Possagno, in provincia di Treviso, Antonio Canova, scultore neoclassico per eccellenza, progettò nel suo paese natale il cosiddetto Tempio Canoviano, la cui costruzione venne avviata esattamente due secoli fa.
Correva l’anno 1819 e nella giornata dell’11 luglio veniva posata la prima pietra del Tempio Canoviano di Possagno (nell’immagine in apertura). A due secoli di distanza da quell’avvenimento, il progetto culturale Anniversari Canoviani celebra la ricorrenza, proponendo eventi e iniziative che intendono costituire il punto di avvio del grande omaggio previsto per il 2022, in occasione del bicentenario della morte di Antonio Canova.
Si deve infatti proprio al grande artista neoclassico la progettazione ‒ a più riprese ‒ dell’opera architettonica, da lui stesso finanziata quasi per intero. Coadiuvato nell’esecuzione dei disegni da Pietro Bosio e Luigi Rossini, con i consigli epistolari di Giannantonio Selva e Antonio Diedo, Canova scomparve prima dell’ultimazione dell’edificio, non senza però averne affidato le sorti ‒ tramite testamento ‒ al fratellastro, il mons. Giovanni Battista Sartori. Quest’ultimo, il 7 maggio 1832, consacrò con una messa il Tempio, divenuto chiesa parrocchiale di Possagno.
Al via l’11 luglio, gli Anniversari Canoviani si protrarranno per tutta la settimana, con un programma che include concerti, visite guidate, un progetto di video mapping e altri appuntamenti. Tra questi si segnalano l’inaugurazione della mostra Un Tempio per l’eternità, una cena di raccolta fondi per il restauro delle metope canoviane e la proiezione del documentario CANOVA.