Andrej Tarkovskij è stato uno dei più grandi registi del Novecento. Un documentario, realizzato da suo figlio, lo racconta. Il film sta per essere presentato alla 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, al via il 28 agosto.
Manca davvero poco all’apertura della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. La kermesse prenderà il via il prossimo 28 agosto, per poi spegnere i riflettori il 7 settembre. Nel mezzo di queste due date, come sempre, l’attenzione sarà tutta puntata verso i tantissimi film in cartellone, distribuiti nelle varie sezioni ufficiali e collaterali del Festival.
Tra le pellicole più interessanti in concorso, un posto di riguardo è occupato dal documentario Andrey Tarkovsky – A Cinema prayer, incluso nella Selezione Ufficiale Venezia Classici. Girata da Andrej A. Tarkovskij, figlio del regista russo, l’opera vuole gettare uno sguardo sulla vita e sul pensiero cinematografico dell’indimenticabile cineasta, autore tra i più influenti del XX secolo, che in questa occasione “passa” dall’altra parte della macchina da presa per raccontarsi in prima persona.
Realizzato in oltre cinque anni di lavoro, il documentario – prodotto da Russia, Italia e Svezia – raccoglie infatti frammenti inediti di interviste, registrazioni audio, video d’epoca girati dal regista nei luoghi della vita e dei suoi set, nonché un’accurata selezione di foto e polaroid custodite negli archivi Tarkovskij, a Firenze. Il racconto sarà inoltre accompagnata dalla lettura di alcune poesie di Arsenij Tarkovskij, padre del regista e poeta russo tra i più importanti del Novecento.
Il risultato è un viaggio cronologico privato e dunque preziosissimo, che vuole far luce sul pensiero artistico e intellettuale dell’artista sovietico, scomparso a Parigi nel 1986. Il film sarà presentato al pubblico nella Sala Volpi del Palazzo del Cinema di Venezia il prossimo 30 agosto.
[Immagine in apertura: Tarkovskij, Cinema Prayer ©Natascia Gazzana]