A Trapani, nell’ex convento dei Padri Carmelitani ha sede il Museo Regionale "Agostino Pepoli". Qui è stata recentemente inaugurata la mostra "Il ritratto nel Novecento. Capolavori dai Musei Civici di Milano", dedicata alla memoria dell’assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa.
Dai musei civici milanesi al Museo Regionale “Agostino Pepoli” di Trapani: è questo “l’itinerario” compiuto dalla selezione di opere esposte nella sede siciliana, fino al 10 novembre prossimo, in occasione di una speciale rassegna focalizzata sul ritratto. La collaborazione tra le istituzioni delle due regioni è alla base di questo importante progetto, legato alla memoria di Sebastiano Tusa, l’assessore regionale ai Beni Culturali tragicamente scomparso nel disastro aereo in Eritrea avvenuto nei mesi scorsi.
Curata da Evelina De Castro e da Anna Maria Montaldo, rispettivamente alla guida di Palazzo Abatellis a Palermo e del Museo del Novecento a Milano, Il ritratto nel Novecento. Capolavori dai Musei Civici di Milano costituisce l’occasione per ammirare a Trapani alcuni capolavori appartenenti alle collezioni del Museo del Novecento e dalla GAM di Milano. Il percorso di visita allestito nel museo di Trapani, che ha sede nell’ex convento dei Padri Carmelitani, attiva specifici “dialoghi” tra le opere in prestito e consente di ripercorrere alcune delle più rilevanti fasi della storia dell’arte del secolo scorso. Una volontà messa in evidenza fin dalle prime sale, con il confronto tra due opere prefuturiste come il Ritratto di Nunzio Nasi del 1902 di Giacomo Balla e il Ritratto della madre del 1907 di Umberto Boccioni.
Ulteriori spunti per analisi e comparazioni sull’evoluzione del genere della ritrattistica vengono suggeriti da opere come la Testa futurista di Mario Sironi, datata 1913, il Ritratto di Béatrice Hastings, eseguito nel 1915 da Amedeo Modigliani, il Busto di ragazzo del 1921 di Arturo Martini, Autunno del 1935 di Giorgio de Chirico, che rappresenta un omaggio al Rinascimento attraverso il ritratto della compagna, lsabella Far Pakszwer. La mostra include inoltre il dipinto Margherita di Antonio Donghi, datato 1936 e considerato un simbolo del Realismo magico, l’Autoritratto di Fausto Pirandello e Ritratto della Signora Sachs di Corrado Cagli, entrambi del 1940, e l’Homme assise (Le Fumeur) di Pablo Picasso.
[Immagine in apertura: Corrado Cagli, Ritratto della Signora Sachs, olio su tavola, 30x40cm. Galleria Arte Moderna, Milano. Via Artribune.com]