A Mantova, tutti pazzi per Giulio Romano

4 Settembre 2019


Nato alla fine del Quattrocento nella Capitale, Giulio Romano trascorse l’ultimo ventennio della sua vita a Mantova, dove si trasferì nel 1524, presso la corte dei Gonzaga. Attestatosi già in vita come una delle figure più versatili del Rinascimento italiano, il pittore e architetto contribuì non poco al rinnovamento della città lombarda, che oggi lo ricorda con una serie di appuntamenti di grande interesse.

Frutto dell’intesa tra varie istituzioni locali, Mantova: Città di Giulio Romano si presenta con un palinsesto di eventi ricchissimo e che occuperà sedi diverse, approfondendo in maniera mai così completa e strutturata la ricerca del maestro manierista. Tra i numerosi appuntamenti – già avviati il primo settembre e in corso fino ad aprile 2020 – spiccano le mostre allestite nei due edifici simbolo dell’attività di Giulio Romano a Mantova: Palazzo Ducale e Palazzo Te.

Visitabili dal 6 ottobre al 6 gennaio 2020, le esposizioni si soffermeranno su aspetti diversi dell’attività dell’architetto, offrendo un sguardo totale sulla sua ricerca. In particolare, Con nuova e stravagante maniera, in arrivo a Palazzo Ducale, punterà l’attenzione sulle innovazioni stilistiche e le peculiarità tecniche dell’arte di Giulio Romano, attraverso una selezione di disegni, dipinti e maioliche provenienti dalle più importanti collezioni internazionali – su tutte quella del Louvre di Parigi, partner dell’evento.

Giulio Romano: Arte e Desiderio sarà invece ospitata nelle sale napoleoniche di Palazzo Te. Curata da Barbara Furlotti, Guido Rebecchini e Linda Wolk-Simon, la mostra indagherà le corrispondenze tra la raffigurazione erotica nel mondo classico e l’arte della prima metà del Cinquecento, presentando opere spesso inedite in Italia, approfondite da un percorso multimediale ad alta tecnologia. Nel complesso due appuntamenti di grande prestigio, che arricchiranno un programma già denso di incontri, convegni e conferenze: tutti nel segno di Giulio Romano.

[Immagine in apertura: Giulio Romano, Due amanti, 1524 circa, San Pietroburgo, The State Hermitage Museum]