L’arte provocatoria di Maurizio Cattelan, in Inghilterra

29 Settembre 2019


Balzata agli onori della cronaca internazionale dopo il furto di America, il water in oro diciotto carati che debuttò al Guggenheim Museum di New York, nel 2016, Victory is Not an Option è la personale che il Blenheim Palace di Woodstock, nell’Oxfordshire, sta dedicando a Maurizio Cattelan. Il clamoroso episodio, che ha privato il progetto espositivo di una della più discusse e provocatorie opere dell’artista italiano, non ha tuttavia causato la chiusura anticipata della rassegna, visitabile fino al 27 ottobre come da programma.

Considerata la più significativa mostra su Cattelan promossa nel Regno Unito negli ultimi due decenni, Victory is Not an Option è una ricognizione della trentennale carriera dell’autore, che per questa speciale occasione ha scelto di presentare anche nuovi lavori, appositamente sviluppati. È il caso dell’installazione che dà il titolo alla mostra: una sorta di “passerella” di accesso allo storico palazzo formata solo da bandiere del Regno Unito.

L’identità e il potere definiscono i confini tematici di Victory is Not an Option. Varcando la soglia dell’edificio, considerato un capolavoro dell’architettura barocca e sottoposto a tutela da parte dell’Unesco, i visitatori hanno l’opportunità di accedere alle sue raffinate sale, dove sono stati allestiti lavori come la monumentale scultura We’ll Never Die o la celeberrima La Nona Ora, in cui Cattelan ha riprodotto la figura del Papa, accasciato a terra dopo essere stato colpito da un meteorite.

[Immagine in apertura: Victory is Not an Option, 2019. Maurizio Cattelan al Blenheim Palace, 2019, installation view. Photo by Tom Lindboe, courtesy of Blenheim Art Foundation]