E se le piante ci parlassero? Si pone questa domanda Adrienne Adar, l'artista in mostra al Brooklyn Botanic Garden di New York. Con un progetto che mette in dialogo uomo e natura.
La crescente consapevolezza delle nostre responsabilità verso l’ambiente e il dibattito legato alla questione ecologista hanno innescato negli ultimi anni un numero sempre maggiore di mostre dedicate al rapporto tra uomo e natura. Fra queste, ce n’è una in corso al Brooklyn Botanic Garden di New York che difficilmente vi lascerà indifferenti.
Si tratta di Sonic Succulents: Plant Sounds and Vibrations, il nuovo progetto “green” dell’artista losangelina Adrienne Adar. Aperta al pubblico fino al 27 ottobre, la mostra pone al centro della riflessione l’idea che le piante siano esseri dotati di una propria sensibilità ‒ diversa dalla nostra, certo, ma non per questo meno degna di attenzione.
In risposta alla questione, la mostra mette in scena un allestimento di succulente, collegate a particolati sensori capaci di rilevare le vibrazioni da loro prodotte al momento del contatto con l’uomo. Codificati in suoni, gli impulsi emessi dalle piante diventano ascoltabili dal pubblico in tempo reale grazie a uno speciale sistema di auricolari.
Un’installazione interattiva di forte poesia, che punta a ricordarci quanto poco conosciamo la natura, e quanto ancora abbiamo da imparare dal mondo che ci è intorno.
[Immagine in apertura: photo Elizabeth Peters, via Artribune]