Quale fu il rapporto di Frida Kahlo con il proprio corpo? Quali posizioni assunse l'artista messicana rispetto alla scena politica del suo tempo? La nuova mostra che Roma dedica a questa iconica figura dell'arte del Novecento propone un mix di opere, documentazione fotografica e multimedialità.
A sessantacinque anni dalla sua prematura scomparsa, avvenuta nel 1954 all’età di 47 anni, l’artista messicana Frida Kahlo è attualmente al centro di una vera e propria fase di riscoperta. Le sue opere, la sua complessa vicenda biografica, il suo peculiare linguaggio stanno stimolando una pluralità di eventi, a carattere non solo espositivo.
A Roma, SET ‒ Spazio Eventi Tirso si appresta ad accogliere, a partire dal 12 ottobre, Frida Kahlo – Il caos dentro, una mostra che, introducendo nuove modalità di lettura di questa iconica artista, intende condurre i visitatori alla scoperta del suo affascinante universo creativo e visivo. Il progetto, infatti, prevede sia l’esposizione di opere originali e di materiale fotografico d’autore, sia una serie di “sollecitazioni” in realtà aumentata.
Tale combinazione di stimoli è finalizzata alla conoscenza della parabola umana e artistica della pittrice messicana e di quella di suo marito, Diego Rivera, con il quale visse un’intensa quanto tormentata relazione. Il percorso espositivo si snoda tra “sentieri tematici”, accompagnati da specifici focus su singole opere, che gettano nuova luce sul rapporto dell’artista con il corpo e sulle sue relazioni con la politica.
Visitabile fino al 29 marzo 2020, Frida Kahlo – Il caos dentro affianca centinaia di fotografie personali, ritratti d’autore, lettere, pagine di diario, abiti e gioielli ispirati all’artista, opere d’arte proposte in formato Modlight e ricostruzioni immersive di luoghi e spazi della sua esistenza, tra cui lo studio e la camera da letto.