Dopo l'anteprima canadese, in arrivo alla National Gallery di Londra la grande retrospettiva dedicata ai ritratti firmati da Paul Gauguin.
Artista del colore, famoso soprattutto per i suoi quadri polinesiani, Paul Gauguin dedicò ampia parte della sua carriera anche al ritratto. Un aspetto, questo, forse meno noto della ricerca del pittore francese, oggi approfondito dalla National Gallery di Londra, grazie alla mostra da poco inaugurata, visitabile fino al 26 gennaio. Stiamo parlando di Gauguin Portraits, una densissima retrospettiva che punta i riflettori sul soggetto umano, visto attraverso gli occhi (e il pennello) del maestro simbolista.
Curata da Cornelia Homburg e Christopher Riopelle, la rassegna raccoglie quasi sessanta lavori realizzati da Gauguin nel corso della sua intera carriera, tra dipinti, stampe, disegni e sculture. Provenienti da alcune tra le istituzioni più rilevanti su scala mondiale – dal Musée d’Orsay di Parigi alla National Gallery di Ottawa, dove la mostra è stata presentata in anteprima la scorsa estate –, le opere vengono qui disposte all’interno di sette episodi tematici, definendo, nel complesso, le varie declinazioni del ritratto nella parabola creativa dell’artista.
A inaugurare l’iter espositivo è la sala dedicata agli autoritratti, nei quali Gauguin compare in pose diverse, trasformato fino ad assumere personificazioni inedite – come in Cristo nel giardino degli ulivi, l’opera del 1889 in cui l’autore si dipinge nei panni del Messia. Seguono le sezioni relative ai viaggi in Bretagna e agli amici storici come Van Gogh e Meijer de Haan.
Le ultime tappe dell’esposizione sono infine tutte concentrate sul periodo dei soggiorni a Tahiti e sugli ultimi anni di Gauguin a Hiva Oa. È qui che il percorso artistico e spirituale del pittore trova compimento, riflettendosi in rappresentazioni più che mai influenzate dalle forme e dagli stilemi della cultura polinesiana. Appartengono a quell’epoca i ritratti delle bellezze femminili delle isole Marchesi, tassello conclusivo di un percorso artistico avventuroso e sperimentale come pochi altri nella storia dell’Ottocento.
[Immagine in apertura: Paul Gauguin, Cristo nel giardino degli ulivi, 1889, Norton Museum of Art. Gift of Elizabeth C. Norton, 46.5 © Norton Museum of Art]