Ventisette sfumature di eccentricità, tutte raccolte in un unico libro. Si tratta di “Storie di ordinaria follia rock”, il nuovo volume di Massimo Padalino sui musicisti più bizzarri (e non solo sul palcoscenico).
L’idea che i musicisti siano persone un po’ folli è uno dei topoi più consolidati nell’immaginario collettivo. Tanto vale allora affrontare la questione “di petto”, per capire in cosa consista davvero questa “follia”, quale sia il confine tra “normalità” e “anormalità”, e in quali modi questo confine sia stato valicato nel corso degli anni dagli artisti più geniali della musica rock.
Parte da queste premesse il nuovo libro di Massimo Padalino, un’analisi sui personaggi più eccentrici e bizzarri che hanno attraversato la musica del Novecento. Dal genio visionario di Frank Zappa alle ossessioni di Elvis Presley, dalle inquietudini del grande Daniel Johnston alla vocazione improvvisa di Giovanni Lindo Ferretti, Storie di ordinaria follia rock ripercorre queste e molte altre avventure creative (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina).
Diviso in ventisette schede, ognuna delle quali dedicata a un singolo autore, il libro scorre con un linguaggio decisamente adatto al tipo di lettura, affrontando in modo scanzonato le vicende estreme di questi protagonisti del rock.