Pioniera della commistione tra le discipline artistiche, Charlotte Perriand è scomparsa nel 1999. Per la prima volta dalla sua inaugurazione, la Fondation Louis Vuitton riserva tutti i suoi spazi espositivi a un unico progetto espositivo, promosso allo scopo di ricostruire l'intera carriera di questa indiscussa protagonista del design e dell'architettura del XX secolo.
Sono trascorsi venti anni dalla scomparsa di Charlotte Perriand, designer e architetta tra le più influenti del XX secolo, ma anche donna libera e indipendente, pioniera della modernità, socialmente e politicamente attiva. A rendere omaggio alla sua figura, analizzando in profondità il suo talento visionario e destinando un’attenzione speciale agli intrecci tra arte, architettura e design che caratterizzarono la sua produzione, è la mostra Charlotte Perriand: Inventing a New World, in corso alla Fondation Louis Vuitton di Parigi.
Nata a Parigi nel 1903, Charlotte Perriand si formò all’École de l’Union Centrale des Arts Décoratifs. All’iniziale collaborazione come interior designer, affiancò ben presto un’attività di ricerca sul design del mobile. Il decennio tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso la vide al fianco di progettisti come Le Corbusier e Pierre Jeanneret; tra gli importanti progetti nei quali venne attivamente coinvolta ci sono opere di indiscusso rilievo, tra cui Villa Savoye e il Pavillon Suisse alla Cité Universitaire.
Visitabile fino al 24 febbraio prossimo, la mostra ricostruisce l’intera parabola professionale di Charlotte Perriand, soffermandosi, anche attraverso meticolose ricostruzioni storiche di interni, su uno dei principi che ne ha ispirato la visione: il concetto di “sintesi delle arti”. Il percorso espositivo adotta un criterio cronologico e consente ai visitatori di riassaporare le atmosfere di alcuni dei più suoi riusciti progetti: dall’appartamento-studio di Place Saint-Sulpice (1927) al Salon d’Automne (1929); dalla Maison du Jeune Homme (1935) alla Maison au bord de l’eau (1934); dal Rifugio Tonneau (1938), che testimonia tutta la sua passione per la montagna, alla Maison de thé (1993), realizzata su incarico dell’UNESCO.
In questa occasione, per la prima volta dalla sua apertura, avvenuta nel 2014, l’istituzione parigina ha scelto di riservare l’intero edificio progettato da Frank Gehry alla presentazione di un’unica figura. In un momento storico nel quale il dibattito sul ruolo delle donne e sulla parità di genere è di grande attualità, esaminare la vita e la carriera di Charlotte Perriand consente di accendere i riflettori su una protagonista tenace e talentuosa, in grado di combinare design, architettura, pianificazione urbana, artigianato e arti visive senza mai trascurare gli aspetti sociali ed economici di tali discipline.
[Immagine in apertura: Charlotte Perriand – Noyau central de l’exposition Proposition d’une synthèse des arts, Paris 1955. Le Corbusier, Fernand Léger, Charlotte Perriand, Tokyo 1955. Reconstitution 2019, vue de l’installation, Fondation Louis Vuitton, Paris – 2 Octobre 2019 – 20 Février 2020. Crédit artiste : © Adagp, Paris, 2019; © F.L.C. / Adagp, Paris, 2019. Crédit photo: © Fondation Louis Vuitton / Marc Domage]