La mostra allestita al Museo Teatrale alla Scala ricostruisce la storia dei palchettisti, famiglie milanesi che per quasi centocinquant’anni hanno trasformato il Teatro alla Scala nel grande salotto della città.
Indagare gli aspetti sociali e anche umani del teatro più famoso del mondo come centro della vita cittadina. È questo l’obiettivo della mostra Nei palchi della Scala ‒ Storie milanesi, inaugurata oggi, venerdì 8 novembre, e curata da Pier Luigi Pizzi: una mappa che ricostruisce oltre un secolo di vita, musica e storia dei frequentatori del Teatro alla Scala (nell’immagine in apertura, credit Giovanni Hänninen) attraverso una ricognizione sui proprietari storici dei palchi scaligeri.
Grazie ai risultati della ricerca raccolti in un imponente database, è possibile ripercorrere la storia delle grandi famiglie milanesi, dai Trivulzio ai Litta ai Belgiojoso ai Visconti, le cui vicende si intrecciano a quelle dei patrioti, come Luigi Porro Lambertenghi, Federico Confalonieri e Silvio Pellico, oltre ai grandi letterati, da Stendhal a Foscolo, da Parini a Manzoni.
Il percorso della mostra, che riunisce documenti, fotografie, abiti e ricostruzioni degli ambienti dell’epoca, inizia all’ingresso del Museo con un grande ritratto di Guido Visconti di Modrone, benefattore della Scala che nel 1898 riuscì a riaprire il Teatro dopo una chiusura durata più di un anno; per concludersi idealmente nel 1920, anno dell’esproprio.