Firenze, l’ultimo viaggio della Porta Sud del Battistero

8 Novembre 2019


Con il trasporto dall’Opificio delle Pietre Dure al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, che ha avuto luogo alcune sere fa, la Porta Sud del Battistero fiorentino ha raggiunto la sua destinazione finale. Realizzata da Andrea Pisano, tra il 1330 e il 1336, la colossale opera è stata sottoposta a un importante restauro, al quale hanno preso parte tecnici e maestranze del noto Opificio.

UN GIGANTE IN BRONZO E ORO

L’intervento è stato finanziato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, che ha sostenuto anche le operazioni di smontaggio, trasporto e allestimento nel museo. I visitatori potranno rivedere questo autentico capolavoro di uno dei maggiori scultori del Trecento all’interno del Museo dell’Opera del Duomo, nella Sala del Paradiso, accanto alla Porta del Paradiso e alla Porta Nord di Lorenzo Ghiberti, già parte integrante del percorso museale.

Considerevoli i “numeri” che identificano la Porta, non a caso definita “un gigante in bronzo e oro”: il peso complessivo è di circa 8 tonnellate; l’altezza è pari a 4 metri e 94 cm di altezza, la larghezza di è 2,95 metri. Proprio per questo, le due ante costitutive sono state trasportate separatamente da via Alfani fino a Piazza Duomo. Attualmente sono in corso le operazioni di allestimento, che hanno comportato la temporanea chiusura del museo fiorentino. La riapertura è fissata per il 9 dicembre prossimo, quando la Porta si potrà ammirare all’interno di una teca progettata ad hoc.

[Immagine in apertura: Firenze, il trasporto della Porta Sud del Battistero dall’Opificio delle Pietre Dure al Museo dell’Opera del Duomo. Foto Opera del Duomo Firenze/Claudio Giovannini]