Nel secondo dopoguerra in Italia e in Europa si assistette al rinnovamento dell'architettura ecclesiastica. Un'importante testimonianza di questo processo è costituito dalla chiesa San Giovanni Battista a Firenzuola: progettata da Carlo Scarpa ed Edoardi Detti, è stata di recente decretata bene culturale dal Ministero.
A qualche mese di distanza dal decreto che certifica il valore storico e stabilisce la tutela del Caffè Giubbe Rosse, nel centro storico di Firenze, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali si è espresso anche in merito alla chiesa di San Giovanni Battista a Firenzuola (Firenze). L’edificio di culto, progettato da Edoardo Detti e Carlo Scarpa, è ufficialmente un bene culturale in seguito alla decisione ministeriale scaturita dalla proposta della locale Soprintendenza, diretta dal dottor Andrea Pessina.
La chiesa, che con il suo slanciato campanile è considerata una presenza identificativa del territorio di Firenzuola, risale al 1966. Il cantiere venne avviato sul finire degli anni Cinquanta, nell’ambito del processo di ricostruzione postbellica della cittadina toscana, ampiamente compromessa dalla Seconda Guerra Mondiale. Solo la terza delle tre proposte progettuali sviluppate da Scarpa e Detti, tra i protagonisti della scena architettonica nazionale del Novecento, convinse la committenza, che acconsentì all’avvio dei lavori.
All’esterno la chiesa si caratterizza per la combinazione tra il prospetto principale, definito dal campanile, dal porticato e da un’ampia vetrata, e il prospetto laterale, concepito come “un’unitaria e ritmica massa litica con inserti di calcestruzzo“. All’interno vennero collocate le ceramiche in grès di Salvatore Cipolla, progettate ad hoc, a loro volta poste sotto tutela come beni pertinenziali, insieme al confessionale e agli arredi. La recente nomina della chiesa a bene culturale rappresenta “un passo importante per la tutela e la valorizzazione dell’architettura contemporanea in Toscana“, come sottolinea la nota ufficiale diffusa dalla Soprintendenza fiorentina.
[Immagine in apertura: La navata principale: sulla destra la Via Lucis di Salvatore Cipolla, al centro il presbiterio caratterizzato dalle finestre in angolo, a sinistra i grandi pilastri cavi che definiscono la navata laterale. Foto © SABAP Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato]