Nell'ambito del festival “BilBOlbul”, Yvan Alagbé arriva in Italia per la sua prima monografica negli spazi dell'Accademia di Belle Arti di Bologna. In mostra, una selezione di disegni che indagano la storia universale dell'amore.
Sono tante le forme che ha l’amore, tutte diverse tra loro. A tentare di raccoglierle e raccontarle una a una è oggi Yvan Alagbé, il disegnatore franco-beninese invitato da BilBOlbul ‒ il festival internazionale di fumetto andato in scena a Bologna – per una mostra inedita, forse “impossibile”, per sua stessa natura.
Aperta fino al 20 dicembre presso l’Accademia di Belle Arti della città emiliana, Una storia dell’amore porta sotto i riflettori le tavole create dal fumettista e illustratore in otto anni di lavoro, spesi con l’obiettivo di realizzare un libro (non ancora concluso) in grado di racchiude l’intera parabola dell’amore – un termine qui da intendere nel senso più esteso, “politico”, più che romantico.
Provenienti dallo studio dell’autore, e per la prima volta offerte al pubblico italiano, ognuna delle tavole esposte è un concentrato di poesia e simboli, di parole e immagini che raccontano di uomini, divinità, attori hollywoodiani, testi sacri e classicismo. Ambiti diversi, reminiscenze e culture distanti nel tempo e nello spazio si “incontrano” nei disegni in mostra, con l’obiettivo di offrire al pubblico una mappatura variegata e autentica sul più nobile dei sentimenti.
[Immagine in apertura: il dettaglio di un’opera di Yvan Alagbé. Courtesy l’artista]