Giardinetti e affreschi a tema floreale aperti al pubblico del Parco Archeologico ai piedi del Vesuvio. Un “itinerario nel verde” per conoscere la passione degli abitanti di Pompei verso la natura.
Era cosa comune, nella vecchia Pompei, addormentarsi circondati da rigogliose piante da frutto e uccelli svolazzanti. Affreschi a stampo naturale e decorazioni floreali caratterizzavano infatti molte delle stanze da letto delle domus pompeiane, dimostrando un desiderio diffuso tra gli abitanti della città: quello di andare incontro alla notte “accompagnati” dal verde consolatorio della natura.
A esprimere al meglio questa costante è probabilmente la Casa del Frutteto, esempio eccellente di “pittura da giardino”, con i suoi cubicoli decorati da corbezzoli, alberi rigogliosi e dettagli ornamentali raffigurati sulle pareti degli ambienti notturni.
Nell’attesa di ammirare le meraviglie conservate nell’antica dimora di via dell’Abbondanza ‒ che riaprirà al pubblico a partire dal primo febbraio 2020, al termine dei lavori di restauro ‒, i visitatori potranno prender parte a un vero e proprio “itinerario nel verde”, tra giardinetti e pareti dipinte a tema naturale.
A partire dal 23 dicembre, e per tutte le festività natalizie, i visitatori del parco ai piedi del Vesuvio avranno infatti la possibilità di accedere alla Casa dell’Efebo e a quella di Trittolemo, entrambe caratterizzate da splendidi esempi di giardini interni ‒ ravvivati peraltro dai recenti interventi di manutenzione. Il tragitto proseguirà presso la Casa degli Amorini Dorati, anch’essa riaperta al pubblico dopo il restauro. E poi ancora la Casa dell’Ancora, la Casa del Menandro, i Praedia di Giulia Felice, la Casa della Venere in Conchiglia e la Casa di Marco Lucrezio. Un percorso per amanti del “pollice verde” (e non solo), per conoscere la passione degli abitanti di Pompei verso la natura, dentro e fuori dalle loro abitazioni.
[Immagine in apertura: Pompei, Casa del Frutteto. Foto: per gentile concessione del Parco Archeologico di Pompei]