Quodlibet porta in libreria un'analisi completa sull'opera di Cattelan. Un volume di 240 pagine per conoscere la ricerca del “Maurizio nazionale”, attraverso le parole di critici, scrittori, curatori... e dell'artista in persona.
Maurizio Cattelan è uno degli artisti italiani più noti al mondo, e su questo probabilmente non ci sono dubbi. I dubbi, semmai, nascono intorno alla sua poetica. Chi è? E cosa ha tentato di comunicarci nel corso degli anni? Prova a rispondere a queste domande il nuovo libro (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) da poco sugli scaffali per Quodlibet: un volume di studio – piuttosto che d’intervento giornalistico o pubblicistico – sulla dimensione estetico-culturale di questo “giullare” dell’arte mondiale.
39esima uscita della collana Riga, il libro offre al lettore una visione d’insieme sull’artista e sulla persona, lasciandone trasparire debolezze, punti di forza, contraddizioni e genialità, ma soprattutto cercando di porre in risalto i nessi che legano l’opera di Cattelan allo spirito del nostro tempo. Un’analisi politica, dunque, che per una volta tanto evita di soffermarsi in maniera improduttiva sull’aspetto (solamente) provocatorio e spettacolare della sua arte, osservandola piuttosto da una prospettiva ragionata e senza entusiasmi di circostanza.
A rendere l’analisi utile, e per certi aspetti inedita, una raccolta di scritti critici di alcuni tra i maggiori studiosi italiani e stranieri – tra gli altri Massimiliano Gioni, Alessandra Sarchi, Marco Belpoliti, Paolo Fabbri, Andrea Cortellessa e Elio Grazioli (curatore del volume insieme a Bianca Trevisan). Una lunga serie di interviste all’artista, immagini selezionate e un’impostazione grafica ben riuscita danno vigore al tutto, mettendo nelle mani del lettore un volume tutt’altro che scontato sulla Cattelan-filosofia.