Chi non ha mai trascorso una notte all'interno di una tenda o di una struttura sistemata “alla buona” nella natura? Un nuovo libro prova oggi a ridefinire il concetto di turismo all'aria aperta, analizzando le varie tipologie abitative "mobili": dalle più rudimentali alle più avanzate. Nel solco del glamour camping.
Un nuovo volume ha da pochi giorni fatto il suo esordio sugli scaffali. Un libro pensato per gli amanti del turismo “open air”, curato da Carlo Berizzi e Luca Trabattoni e promosso da CrippaConcept. Si tratta di Mobile Home per il turismo all’aria aperta. Storia evolutiva (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina), una ricca e ragionata analisi sul fenomeno del glamour camping e delle “case mobili” per chi ama spendere il suo tempo libero nella natura.
Edito da Il vicolo del Pavone, il volume raccoglie oltre un anno di analisi, catalogazione di storie e immagini tanto sulla definizione di “mobile home” – strutture mobili collocate nell’ambiente –, quanto sulle varie tappe che ne hanno consolidato l’uso nel corso dei decenni e a seconda delle tradizioni culturali.
Ecco allora i racconti e le descrizioni tecnico-costruttive delle yurte e dei Tuareg, fino ai primi cottage portatili; dalle “bathing machine” – le cabine trascinate dai cavalli in mezzo all’acqua – alle strutture più recenti pensate per un mercato sempre più sensibile ai temi ambientali. Un excursus ponderato e forte di un’analisi qualificata, per capire (e ridefinire) il concetto di turismo all’aria aperta nel presente.