Cani, zebre, colombe ed elefanti ritratti da uno dei fotografi più noti al mondo. Sono gli animali di Steve McCurry, raccolti all'interno di un nuovo volume della Taschen.
Era il 1992 quando Steve McCurry – acclamato fotografo dell’agenzia Magnum – decise di dedicare la sua attenzione al mondo animale. L’idea arrivò durante una missione nei territori di guerra nell’area del Golfo, per documentare l’impatto ambientale e faunistico del conflitto. Da quella avventura il fotorepoter tornò con una serie di immagini rimaste iconiche: su tutte, la foto dei cammelli che attraversano i pozzi di petrolio in fiamme, e gli uccelli migratori cosparsi di greggio. Un reportage con cui il fotografo vinse in quell’anno il World Press Photo, e che viene oggi raccolto, ed esteso, all’interno di una nuova pubblicazione della Taschen.
Curato da Reuel Golden – già autore di Polaroids Diaries di Linda McCartney –, il volume (nell’immagine in apertura, courtesy Taschen) raccoglie un vasto numero di scatti realizzati dall’autore statunitense nel corso della sua lunga carriera: dagli elefanti della Thailandia alle capre del Pakistan, dai cagnolini “griffati” dalle star di Beverly Hills alle specie artiche minacciate dai cambiamenti climatici.
Ma a caratterizzare ognuna di queste immagini non è (solo) la presenza dei soggetti – spesso ripresi in pose tenerissime –, quanto soprattutto la complessità dei rapporti tra essi e il mondo umano. Un diario di viaggio e di vita caleidoscopico, per conoscere il mondo animale attraverso la lente di un grande autore.