È in corso alla Fondazione del Monte di Bologna la più vasta e articolata retrospettiva dedicata ad Alberto Breccia, maestro assoluto del fumetto mondiale. In mostra circa 150 tavole per capire il valore storico dell'operato del maestro argentino.
Inaugurata nei giorni del BilBOlbul, il festival dedicato al fumetto, Alberto Breccia. Il signore delle immagini continua a incantare i suoi visitatori, attraverso una selezione di circa centocinquanta tavole – molte delle quali mai esposte prima d’ora. Succede a Bologna, presso la Fondazione del Monte, che per l’occasione sembra essersi trasformata in un vero e proprio luogo di culto per gli appassionati della “nona arte”.
Aperta fino al prossimo 7 gennaio, la mostra – curata da Daniele Brolli – porta in scena la vasta produzione dell’artista a cento anni dalla sua nascita, tra opere degli esordi ed esiti della maturità. Un omaggio a tutto tondo, insomma, che abbraccia l’intera parabola creativa di questo maestro della matita.
Disposte in sequenza, le tavole raccontano le vicende storiche dell’autore e le sue travagliate esperienze biografiche nell’Argentina del secondo dopoguerra, ma anche la profonda abilità tecnica che ne ha contraddistinto la grandezza a livello globale. Ad arricchire il percorso espositivo, infine, anche una serie di illustrazioni per Il nome della rosa di Umberto Eco, per i racconti di Jorge Luis Borges, e la personalissima versione de L’Eternauta – capolavoro ineguagliato del fumetto mondiale.
[Immagine in apertura: Alberto Breccia, Incubi]