A 90 anni dalla nascita e a 30 dalla scomparsa del celebre regista, la Capitale gli rende omaggio con la mostra "C'era una volta Sergio Leone". Al Museo dell'Ara Pacis, fino al prossimo 3 maggio.
Ha debuttato in Francia, nella cornice della Cinémathèque Française di Parigi, C’era una volta Sergio Leone la mostra-tributo al cinesta italiano, considerato il “padre” del genere spaghetti-western. A partire da questo fine settimana, la rassegna sarà visitabile a Roma, al Museo dell’Ara Pacis, che così facendo ricorda il pluripremiato regista e sceneggiatore a 90 anni di distanza dalla nascita e nel trentennale dalla scomparsa.
Concepito come un progetto multisensoriale, C’era una volta Sergio Leone invita i visitatori ad addentrarsi nell’universo di un artista che ha partecipato al rinnovamento del genere western, dando anche un contributo rilevante al settore della regia cinematografica. Portano la sua firma alcune pellicole entrate di diritto nella storia del cinema mondiale, come Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo e, naturalmente, C’era una volta il West.
Proprio da quest’ultimo film prende ispirazione il titolo della mostra, che, oltre a offrire un’immersione nella produzione di Leone cineasta, traccia anche un appassionato ritratto dell’uomo, con un focus sulla sua vicenda biografica e sulla sua formazione. Proposta dalla Cineteca di Bologna, che negli anni ha curato anche il restauro di opere del regista, prodotta e curata in collaborazione con la Cinémathèque Française e l’Istituto Luce Cinecittà, C’era una volta Sergio Leone è associata alla pubblicazione del volume monografico La rivoluzione Sergio Leone. Un’occasione, dunque, per conoscere un mito del cinema italiano, amato e apprezzato anche oltre i confini nazionali.
[Immagine in apertura: Giù la testa, photo Angelo Novi]