A lungo misconosciuto in Occidente, ma oggi considerato un eccezionale capolavoro, il “Mahabharata” è fra i più grandi poemi al mondo. Due autori francesi lo hanno riassunto facendolo diventare un poderoso fumetto.
Può l’opera letteraria più estesa al mondo essere racchiusa all’interno di un fumetto? Com’è possibile riuscire a conciliare il linguaggio aulico e i valori spirituali di un testo sacro con l’anima pop della letteratura a balloon? La risposta è presto spiegata nel Mahabharata (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina), l’ultimo prodigioso graphic novel portato sugli scaffali da L’Ippocampo edizioni.
Sceneggiato da Jean-Claude Carrière – già all’opera sul testo con una trasposizione teatrale e cinematografica – e disegnato da Jean-Marie Michaud, il libro è una sontuosa rivisitazione per immagini del celebre libro sacro della tradizione induista. Originariamente lungo quindici volte più della Bibbia e scritto in sanscrito, il volume narra la lunga e furibonda lite dinastica tra i due clan cugini dei Pandava e dei Kurava. Una lotta che vede contrapposte decine e decine di figure, a volte terrene altre mitologiche, che si affrontano dando inizio alla storia del mondo.
Il messaggio universale di questa straordinaria epopea – scritta a partire dal IV secolo a.C. e arricchita per oltre 700 anni – trova oggi una nuova forma, assai più snella (nonostante le oltre 400 pagine di cui è composto il fumetto) e accessibile, grazie all’ingegno dei due autori. Il risultato è uno straripante racconto per immagini in cui miti, leggende e figure sacre della religione induista si intrecciano con dirompente intensità narrativa ed espressiva. Un viaggio che vi invitiamo a compiere… trovatene il tempo!