Chiuse al pubblico per ragioni conservative dal 2008, le Grotte di Lascaux saranno fedelmente riprodotte al MANN di Napoli grazie a un nuovo progetto che coniuga arte, didattica e nuove tecnologie. Per la prima volta in Italia, a partire dal 31 gennaio.
Dopo la notizia del recente posizionamento al decimo posto tra i musei più visitati d’Italia, il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli si prepara a uno straordinario tuffo nel passato. A partire dal 31 gennaio, e fino al 31 maggio, le sale dell’istituzione campana ospiteranno infatti una riproduzione altamente fedele delle Grotte di Lascaux – il complesso di caverne della Francia sud-occidentale, noto per le sue pitture rupestri (nell’immagine in apertura) risalenti al Paleolitico superiore.
Considerato bene Unesco dal 1979, il sito – chiuso al pubblico da oltre dieci anni per tutelarne il prezioso contenuto – sarà eccezionalmente ricostruito grazie alla collaborazione con la società Lascaux-L’esposizione Internazionale, il Dipartimento di Dordogne-Périgord e la Regione della Nouvelle Aquitaine. Proiezioni multimediali e l’utilizzo dell’alta tecnologia arricchiranno il percorso di visita all’interno delle caverne, trasportando gli spettatori in un viaggio ai confini del tempo.
L’inaugurazione di Lascaux 3.0 – questo il titolo dell’iniziativa – si presenta inoltre come premessa all’apertura di Preistoria e Protostoria, la nuova sezione espositiva del museo curata da Floriana Miele e Alessandro Vastano, e visitabile a partire dal prossimo 28 febbraio.