Dieci, cento, mille Cindy Sherman. In mostra a Vienna

28 Gennaio 2020

Cindy Sherman, Un Untitled Film Still #58, 1980. Silbergelatineabzug, 67,5 x 100,5 cm. KUNSTMUSEUM WOLFSBURG. Courtesy of the artist and Metro Pictures, New York

Continua l’anno d’oro di Cindy Sherman, artista tra le più influenti degli ultimi decenni. Dopo la mostra della scorsa estate ospitata dalla National Portrait Gallery di Londra, e a poche settimane dall’apertura in Massachusetts della mega-collettiva al fianco dei grandi nomi della fotografia, la camaleontica artista americana torna a far parlare di sé con un nuovo progetto.

Si tratta di The Cindy Sherman Effect. Identity and Transformation in Contemporary Art, un percorso per immagini nato con l’obiettivo di definire i concetti di identità, trasformazione e manipolazione del reale all’interno del mondo contemporaneo. Tematiche da sempre affini alla ricerca dell’artista, invitata per l’occasione a ripercorrere la sua carriera stimolando una riflessione sui dibattiti del presente.

POETICA DEL SELFIE

Curata da Bettina M. Busse negli spazi del Bank Austria Kunstforum di Vienna, e aperta fino al 21 giugno, la rassegna analizza un ampio numero di fotografie selezionate dall’intero arco creativo dell’artista: dai primi lavori come studentessa a metà anni Settanta fino ai più recenti esperimenti digitali diffusi sui suoi canali social, passando per immagini iconiche come quelle della celeberrima serie Untitled Film Stills. A guidare le evoluzioni del percorso visuale della Sherman la costante attenzione verso le tematiche del corpo e del cambio di identità, espressi attraverso un gioco continuo di travestimenti e di mistificazione dell’aspetto.

Grazie a maschere, nasi finti e protesi in silicone, i ritratti dell’artista – qualcosa di non distante da ciò che oggi definiamo ‘selfie’ – scorrono ponendo il pubblico di fronte a un quesito: chi è la persona che sto osservando?

A testimoniare il valore della ricerca della Sherman, e il suo contributo teorico in merito alla questione identitaria, anche un ricco parterre di artisti contemporanei che hanno seguito e ampliato la riflessione dell’artista: tra gli altri Candice Breitz, Sophie Calle, Sarah Lucas e Gavin Turk, anch’essi in mostra con una selezione di opere attinenti al tema.

[Immagine in apertura: Cindy Sherman, Un Untitled Film Still #58, 1980. Silbergelatineabzug, 67,5 x 100,5 cm. KUNSTMUSEUM WOLFSBURG. Courtesy of the artist and Metro Pictures, New York]