Alta moda e coreografia: in Francia una mostra sui costumi di scena più memorabili

9 Gennaio 2020

Costumes de Karl Largerfeld pour « Brahms - Schönberg Quartet », chorégraphie de George Balanchine. Opéra national de Paris, 2016. © Laurent Philippe

Per oltre un secolo i grandi stilisti hanno esaltato le creazioni dei coreografi più stimati al mondo, portando sui palcoscenici di tutto il mondo i loro costumi, adattandosi di volta in volta alle necessità della scena. È stato così per Coco Chanel e i Balletti Russi, per Gianni Versace e Maurice Béjart, o ancora per Jean-Paul Gaultier e Régine Chopinot.

A gettare uno sguardo su questa longeva collaborazione è oggi il National Centre of Stage Costume di Moulins, in Francia, con una vasta retrospettiva dedicata ai risultati più memorabili del legame tra stilisti e coreografi della scena mondiale.

LA MOSTRA

Curata da Philippe Noisette, la mostra – dal titolo Dance and Fashion Designers, aperta fino al 3 maggio – comprende una selezione di centoventi costumi-simbolo che hanno fatto la storia della danza, allestiti all’interno di un percorso di visita elegantissimo, progettato da Marco Mencacci.

Inaugurano la rassegna gli splendidi costumi di Hervé Léger, disegnati nel 1994 per il balletto Rythme de valses, diretto da Roland Petit al Teatro nazionale dell’Opera di Parigi. Seguono le creazioni surrealiste dello stilista belga Walter Van Beirendonck – con una selezione di abiti a forma di nuvole, per Sous Apparence della coreografa Marie-Agnès Gillot –, e i vestiti di scena per la grande Isadora Duncan, creati dai maestri più prestigiosi della sartoria.

Concludono la rassegna le creazioni di Balmain, Givenchy, Adeline André e Christian Lacroix, coronando nel complesso una riflessione più che mai approfondita sulle relazioni tra corpo, forma e materiali.

[Immagine in apertura: Costumes de Karl Largerfeld pour “Brahms – Schönberg Quartet”, chorégraphie de George Balanchine. Opéra national de Paris, 2016. © Laurent Philippe]