Con 18 nomination, "Il traditore" di Marco Bellocchio fa incetta di candidature alla 65esima edizione dei David di Donatello. A seguire, "Il Primo Re" di Matteo Rovere e "Pinocchio" di Matteo Garrone, entrambi a quota 15. Nella sezione Miglior documentario emerge "Citizen Rosi": presentato fuori concorso alla 76. Mostra del Cinema di Venezia, è dedicato all'indimenticabile regista Francesco Rosi.
Bisognerà attendere il prossimo 3 aprile per la cerimonia della 65esima edizione dei David di Donatello, ma l’attesa per il più prestigioso riconoscimento al cinema italiano è già entrata nel vivo. Sono state infatti appena annunciate le candidature per le varie sezioni in cui è articolato il premio e le sorprese non mancano.
A guidare la “classifica” delle pellicole con il maggior numero di nomination è Il traditore di Marco Bellocchio, con ben 18 candidature; tra queste Miglior film, Migliore Regia, Migliore sceneggiatura originale e Miglior attore protagonista, in cui è in corsa Pierfrancesco Favino che ha vestito i panni di Bettino Craxi. Ugualmente degne di nota sono le 15 nomination ottenute da Il Primo Re di Matteo Rovere e Pinocchio di Matteo Garrone. Per quanto riguardo quest’ultimo film, in particolare, si segnala la candidatura del Premio Oscar Roberto Benigni a Migliore attore non protagonista. Si scende a quota 11 nomination con Martin Eden di Pietro Marcello e a 9 con 5 è il numero perfetto, film che ha segnato il debutto dietro alla macchina da preso del celebre fumettista Igort, “in gara” anche come Migliore Regista Esordiente.
Diretto da Didi Gnocchi e Carolina Rosi, e presentato fuori concorso alla 76. Mostra del Cinema di Venezia, Citizen Rosi ha conquistato la nomination nella sezione Miglior documentario. Prodotta da Andiamo Avanti Productions e 3D Produzioni con Istituto Luce Cinecittà e trasmessa da Sky Arte solo qualche settimana fa, l’opera delinea un ritratto intenso e appassionato di Francesco Rosi, che nel 2012 ricevette il Leone d’oro alla carriera.
L’autore napoletano, scomparso cinque anni fa, viene omaggiato come artista attento e impegnato; tra le sue pellicole si ricordano Le mani sulla città, Il Caso Mattei e Cristo si è fermato a Eboli. La nomination segue l’ottenimento del Premio Francesco Pasinetti 2019, avvenuto contestualmente all’ultima edizione della kermesse lagunare.