Il regista di “Grand Budapest Hotel” si prepara a fare il suo ritorno sul grande schermo. È in arrivo “The French Dispatch”, la nuova avventura cinematografica di Wes Anderson. Il film – in uscita il 24 luglio – sarà un omaggio al mondo del giornalismo e dell'informazione.
Ci sono registi che a ogni nuova uscita creano grande clamore, mandando in fibrillazione gli appassionati. È quanto succede, puntualmente, con Wes Anderson, uno dei cineasti più amati dei nostri anni, e di certo uno tra i più influenti della sua generazione. L’artista, autore di pellicole storiche come Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou e Grand Budapest Hotel – ultima creazione, se si esclude il film di animazione L’isola dei cani –, è tornato in questi giorni a far parlare di sé, mandando i fan in totale visibilio.
Dopo i “rumor” degli ultimi mesi, sta infatti rimbalzando online il trailer ufficiale di The French Dispatch, ultima fatica dell’autore. In uscita il 24 luglio, il film è stato definito come un messaggio d’amore nei confronti del giornalismo e dell’informazione, e non è un caso che ad anticiparne le prime immagini sia stata proprio, qualche giorno fa, una delle riviste più storiche e accreditate al mondo: il New Yorker, di cui Wes Anderson è un appassionato collezionista. Ad aver ispirato la trama della pellicola è stato proprio il celebre magazine americano, noto per le sue fantasiose copertine illustrate (il poster del film, disegnato dal fumettista spagnolo Javi Aznarez, ricalca gli stilemi e la grafica “classica” del celebre periodico).
Ambientato in una località francese immaginaria – nonostante le riprese siano state largamente girate ad Angoulême, cittadina del sud della Francia nota per il suo festival fumettistico –, il film raccoglie tre storie differenti, raccontate nella redazione del French Dispatch, supplemento settimanale del quotidiano statunitense Evening Sun di Liberty, Kansas. Le storie riguardano il rapimento di uno chef, le vicende di un artista condannato all’ergastolo per omicidio, e un reportage sulle rivolte studentesche del Sessantotto.
Protagonisti del cast (stellare) sono Tilda Swinton, Owen Wilson, Jeffrey Wright, Edward Norton, Willem Dafoe, Benicio del Toro e Adrien Brody – quest’ultimo impegnato nel ruolo di uno spietato commerciante d’arte, ispirato alla figura dell’art dealer britannico Joseph Duveen (e il rimando al mondo dell’arte non è certo una novità per il regista). Non mancano poi figure note, ormai indissolubilmente legate alla produzione di Anderson: fra tutte quella di Bill Murray, l’iconico attore già comparso in molte delle precedenti pellicole del regista.
Ma la componente più attesa del film, e che difficilmente tradirà le aspettative degli spettatori, è proprio quella visuale. L’estetica “melanconica”, le ambientazioni vintage e i riferimenti al mondo della moda e del design abbonderanno anche in questa occasione. Sin dai suoi primi successi, l’universo visuale di Wes Anderson è infatti caratterizzato da uno stile più che riconoscibile. Ambientazioni surreali ed eccentriche, ammiccamenti pop e un certo gusto rétro saranno gli ingredienti principali anche di quest’ultima produzione. Insomma, se siete amanti del regista non vi resta che preparare i pop corn!
[Immagine in apertura: Wes Anderson, immagine tratta da Fantastic Mr Fellini]