Dietrofront della casa editrice Hachette. A circa un mese dalla pubblicazione del libro, la biografia di Woody Allen è stata ritirata dalle stampe. Confermata invece l'uscita del volume in Italia, prevista per aprile.
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato del libro L’arte sotto controllo, un piccolo saggio firmato dalla filosofa Carole Talon-Hugon nel quale l’autrice si pone una domanda, la cui risposta è probabilmente meno scontata di come appare: è giusto condannare un’opera d’arte di riflesso alle critiche verso il suo autore? Quanto il giudizio etico nei confronti di un artista può riversarsi sulla sua creazione sminuendone o meno il valore?
Le risposte a tali quesiti possono essere molteplici e tutte lecite, a seconda della sensibilità del singolo. Ad avere un’opinione ben chiara sulla faccenda sono di certo i dipendenti della Hachette, che lo scorso giovedì si sono opposti alla pubblicazione di Apropos of Nothing, la nuova autobiografia di Woody Allen, prevista nelle librerie americane il 7 aprile.
Protestando in coro fuori dagli uffici della compagnia a New York, gli impiegati della casa editrice hanno chiesto che il libro venisse ritirato dalle stampe, in seguito alle gravi insinuazioni che da tempo pesano sul suo autore – accusato di molestie sessuali sulla figlia adottiva Dylan Farrow. Una situazione che ha spinto l’azienda a fare retromarcia, annullando ufficialmente la pubblicazione.
Di opinione diversa è stata invece Elisabetta Sgarbi, direttrice editoriale di La nave di Teseo, la casa editrice italiana che ha deciso di pubblicare comunque il memoir nel nostro Paese. “È mia intenzione rispettare gli accordi con l’autore” ha detto sui suoi canali social. “Spero che questo libro sia di aiuto alle librerie italiane in sofferenza in questo momento”. Il volume – il cui titolo in italiano sarà A proposito di niente – uscirà nei negozi il 9 aprile.