Alla Dulwich Picture Gallery di Londra una mostra definisce le influenze del Surrealismo sull'arte inglese, attraverso un nutrito gruppo di opere selezionate prima e dopo quel famoso 1920, quando il movimento prese avvio. Esposti, tra gli altri, anche gli scritti e i dipinti di William Blake, Samuel Taylor Coleridge e Lewis Carroll, considerati come "precursori" della corrente francese.
Siamo abituati ad associare il Surrealismo alla cultura francese. Questo per via dell’importanza esercitata sul movimento da André Breton, il quale, esattamente un secolo fa, definì nei suoi scritti le linee teoriche principali della celebre corrente d’avanguardia. Le influenze e le ripercussioni di artisti come Salvador Dalí, Francis Picabia e Joan Miró non si limitarono tuttavia alla sola città di Parigi, ma si estesero a macchia d’olio in tutto il continente europeo. La rassegna da poco inaugurata alla Dulwich Picture Gallery di Londra punta i riflettori sulla questione, sottolineando il contributo offerto dagli artisti inglesi a questo tipo di arte onirica e irrazionale.
British Surrealism – questo il titolo dell’esposizione, aperta fino al 17 maggio – raggruppa per la prima volta in maniera così ragionata settanta opere d’arte. Esposti dipinti, sculture, stampe e fotografie, realizzati tra il 1783 e il 1952 da artisti direttamente connessi al celebre movimento, o che ne vennero influenzati nei decenni a seguire.
La schiera di autori selezionati da David Boyd Haycock – curatore del progetto – è ricca e ben calibrata. Si passa da nomi ben noti dell’arte britannica, come Francis Bacon, Lucian Freud, John Armstrong e Paul Nash, a figure meno conosciute e non per questo meno decisive in quella incredibile stagione, contrassegnata dell’esplorazione dei confini tra sogno e realtà – come Marion Adnams, John Banting, Sam Haile e Grace Pailthorpe.
Ma a stupire più di tutto è, probabilmente, la sezione dedicata a quegli autori inglesi che, in maniera del tutto inconsapevole, posero per primi i tasselli di questa corrente artistica con sorprendente anticipazione. Presentati dallo stesso Breton come alcuni tra i maggiori ispiratori del Surrealismo, rispondono ai nomi di William Blake, Samuel Taylor Coleridge, Henry Fuseli e Lewis Carroll: tutti autori che, in anticipo sui tempi, iniziarono a esplorare i territori più oscuri della psiche attraverso i loro dipinti e le loro poesie.
[Immagine in apertura: Leonora Carrington, The Old Maids, 1947, © Estate of Leonora Carrington / ARS, NY and DACS, London 2019, UEA 27. Sainsbury Centre for Visual Arts, University of East Anglia. Photographer: James Austin]