A partire dal 20 marzo, il Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps, nella Capitale, accoglierà dipinti, disegni su carta e acquerelli dell'artista e poeta ferrarese, artefice di un percorso autonomo rispetto alla correnti artistiche della sua epoca.
Scomparso a Milano nel 1956 e di origini ferraresi, Filippo de Pisis è stato recentemente omaggiato con la più ampia retrospettiva dedicata alla sua produzione artistica negli ultimi cinquant’anni. Dal capoluogo lombardo la mostra sta per arrivare a Roma, nella cornice del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps.
Obiettivo della rassegna, al via il prossimo 20 marzo, è proseguire il processo di approfondimento della carriera di de Pisis: nella duplice veste di poeta e pittore, descrisse infatti una parabola unica e riconoscibile nel panorama artistico italiano tra le due guerre. Curata da Pier Giovanni Castagnoli, cui si deve già il precedente appuntamento milanese, e da Alessandra Capodiferro, responsabile del Museo di Palazzo Altemps, la mostra si concentra sui suoi lavori pittorici: ventisei i dipinti esposti, affiancati da un’ampia selezione di carte e acquerelli.
Ricostruendo il profilo di de Pisis, ci si addentra in una vicenda umana e artistica davvero particolare. Forte della formazione classica ricevuta e della solida e vasta cultura, l’autore fu animato da una profonda passione verso l’archeologia, che lo spinse anche verso il collezionismo. Un interesse alimentato anche durante la sua esperienza nella Capitale: a Roma, infatti, visse e lavorò per alcuni anni.
Nei disegni su carta e negli acquerelli esposti in questa occasione si possono identificare “echi” delle bellezze archeologiche viste nel periodo romano. La città fu una delle destinazioni, italiane ed europee, che de Pisis scelse di conoscere in profondità. Grande viaggiatore, ebbe la possibilità di conoscere da vicino luoghi diversi tra loro, come Milano, Venezia, il Cadore, Parigi e Londra, e di approdare a uno stile personalissimo e autonomo rispetto alle correnti artistiche della sua epoca.
[Immagine in apertura: Filippo de Pisis, Il marinaio francese, 1930. Olio su tela, 60 × 50 cm Collezione privata © Filippo de Pisis by SIAE 2019]