Da nord a sud, i musei italiani aiutano il proprio pubblico ad affrontare la complessa emergenza globale utilizzando il web e le piattaforme social come strumenti per condividere cultura. Ecco una panoramica delle principali iniziative.
In settimane difficili come quelle che stiamo vivendo a livello globale, la cultura è un’ottima risorsa per mantenere il contatto con la realtà e non perdersi d’animo. E dunque sono tantissime le realtà museali nostrane che stanno utilizzando il web e le tecnologie digitali per annullare, almento virtualmente, le distanze con il proprio pubblico nell’ambito della campagna #iorestoacasa. Ecco quindi una selezione di musei e istituzioni “raggiungibili” grazie alla rete, da nord a sud.
Presieduta dall’architetto Stefano Boeri, la sede milanese è capofila a livello nazionale dei progetti sviluppati appositamente per questa complessa fase di emergenza sanitaria. A testimoniarlo il ciclo di conferenze e incontri, a scansione quotidiana, Triennale Decameron, iniziato già il 5 marzo.
Anche a Torino la cultura non si ferma e il Museo Egizio prosegue le sue attività sul sito e sui canali social, offrendo un tour virtuale negli ambienti rinnovati e la possibilità di ascoltare via Facebook i racconti del direttore Christian Greco incentrati sulla preziosa collezione del museo.
A Venezia i Musei Civici ricorrono ai propri canali social per condividere con il pubblico le storie legate ad alcuni dei capolavori custoditi presso le sedi lagunari, svelandone i retroscena e narrando le vicende degli artisti che li hanno realizzati.
Si intitola 2 minuti di MAMbo l’iniziativa messa in campo dal direttore del museo bolognese Lorenzo Balbi per diffondere sul canale YouTube e sui profili social pillole quotidiane in formato video dedicate alla collezione e alle mostre temporanee, in compagnia di curatori e artisti.
L’istituzione diretta da Eike Schmidt ha lanciato l’iniziativa #UffiziDecameron. Seguendo questo hashtag, a frequenza quotidiana, gli utenti possono accedere ad approfondimenti legati ai capolavori di Uffizi, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli. Il tutto avviena via Instagram, Twitter e Facebook.
Architettura, design, fotografia sono solo alcuni dei linguaggi che affollano gli interventi e le attività a disposizione del pubblico attraverso i canali web e social del MAXXI di Roma. Dai focus sugli oggetti di design a quelli sulle icone dell’architettura, senza dimenticare i reportage video delle mostre più emozionanti e le serate all’insegna della videoarte, il palinsesto virtuale del museo capitolino è denso di appuntamenti.
Facendo proprio l’appello nazionale #iorestoacasa, il museo guidato da Paolo Giulierini è sceso in campo con una pluralità di progetti. Dalla possibilità di intraprendere tour virtuali, via Google Arts & Culture, alla scoperta di oltre 750 capolavori dell’antichità ai mini-documentari Mannstories, fino ai tanti contenuti via social, pensati anche per i bambini.