Bob Marley è stato molto più che un semplice musicista. Le sue canzoni e la sua filosofia di vita hanno segnato intere generazioni, grazie agli ideali di libertà e pacifismo da sempre associati alla figura dell'artista. Un nuovo fumetto ne racconta l'esistenza, soffermandosi sui grandi successi della sua carriera.
Come racchiudere la vita di una grande icona della musica all’interno di un fumetto? L’impresa non è facile, ma il risultato può essere sorprendente. Dopo avervi presentato la biografia a balloon dedicata all’inarrivabile David Bowie, e quella basata sulle vicende dell’angelo triste del rock Jeff Buckley, eccoci oggi alle prese con Robert Nesta Marley, detto Bob, simbolo per definizione della musica reggae.
Uscito di recente nelle librerie americane per NMB, il libro – dal titolo Bob Marley in Comics (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) – racconta la scalata al successo del cantautore e chitarrista giamaicano, paladino della libertà dei neri e del panafricanismo moderno. Dalla sua giovinezza nel ghetto di Trenchtown a Kingston alla scrittura dei primi brani, dettati dagli ideali di fratellanza e giustizia sociale che avrebbero sempre contraddistinto le sue canzoni; dal rapporto difficile con il padre (verso il quale conserverà sempre un senso di rifiuto) ai successi con gli Wailers – la band che, seppur con intermittenza, lo accompagnerà sul palco fino alla fine dei suoi giorni.
Scritto e disegnato a quattro mani da Gaet’s e Sophie Blitman, il fumetto (per ora solo in lingua inglese) attraversa tutta la vita del “profeta” del reggae, soffermandosi sui grandi successi che ne hanno consacrato il mito. Un tuffo a colori – accessibile e fedele – nelle imprese artistiche e umane di questa stella lucente del firmamento musicale.