La galleria Secondome lancia “Multifunctional”, il contest per designer ideato per creare oggetti in grado di rispondere alla precarietà del presente. Rispettando le dimensioni di un metro cubo.
In queste giornate di reclusione domestica la casa si è trasformata in un luogo onnicomprensivo, mostrando aspetti che fino a oggi ci erano forse estranei. La nostra abitazione è infatti diventata allo stesso tempo ufficio, palestra, ristorante, luogo di svago e di lavoro, dimostrandosi – forse per la prima volta in maniera così esplicita – uno spazio “multiplo” che esula dalla semplice funzione dell’abitare.
Ma come si adattano gli oggetti a questa nuova riconfigurazione dei luoghi domestici? Come rispondono le “cose” a questa rimodulazione del nostro vivere? Parte da tali domande Multifuctional, la nuova open call lanciata dalla galleria di design Secondome.
Rivolto a designer, artisti e creativi, il concorso nasce dall’esigenza di dar vita a oggetti versatili, in grado di rispondere alla mutevolezza e alla precarietà di questi tempi. Nello specifico, ogni partecipante è invitato a sottoporre (entro il 30 aprile) il progetto di un complemento d’arredo capace di riflettere due o più funzioni.
I singoli progetti (che non dovranno superare le dimensioni di un metro cubo) dovranno essere inviati all’indirizzo mail della galleria. Solo cinque opere saranno realizzate, entrando a far parte della collezione di Secondome. L’insieme dei disegni inviati, inoltre, sarà incluso in una speciale pubblicazione e in una mostra finale sull’intera esperienza.
[Immagine in apertura: una vista della Galleria Secondome a Roma. Photo Serena Eller]