Come vivono gli artisti in quarantena? Tracey Emin si racconta via Instagram

2 Aprile 2020

#TraceyEminDiary - Screenshot dal profilo instagram.com/whitecube

Non deve essere stato difficile per Tracey Emin accettare la proposta della White Cube di Londra: raccontare, attraverso il canale Instagram dell’istituzione, le sue giornate di quarantena. Esponente di spicco del gruppo Young British Artists, la Emin si è infatti distinta sulla scena internazionale grazie al suo linguaggio in grado di condurre il pubblico negli aspetti più intimi e privati della sua vita (a partire dal celebre My Bed, il letto disfatto con cui ottenne il Turner Prize nel 1999).

UN DIARIO APERTO

I post fin qui pubblicati sulla pagina social della galleria includono foto e filmati dell’artista, ripresa nelle situazioni più quotidiane. Un selfie imbronciato, un video all’interno della propria vasca da bagno, una nuova serie di dipinti di grandi dimensioni: le immagini – postate a partire dallo scorso 26 marzo – si offrono come piccoli sguardi sulle giornate e sull’attività della Emin, dentro e fuori dallo studio.

Ognuna di esse è inoltre accompagnata da una breve didascalia che descrive l’umore della protagonista, ora ottimista e fiduciosa, ora affranta e disillusa a causa della situazione. Un vero e proprio “diario” pubblico, insomma, per un’artista che ha sempre inteso la sua ricerca come una forma di autoanalisi senza limiti e senza pudore.

[Immagine in apertura: #TraceyEminDiary – Screenshot dal profilo instagram.com/whitecube]