La giuria del “World Press Photo” ha annunciato gli scatti vincitori della 63esima edizione dell'ambito premio di fotografia. A conquistare i riconoscimenti più importanti il fotoreporter giapponese Yasuyoshi Chiba e il francese Romain Laurendeau.
Un giovane ragazzo che, illuminato dalla luce dei telefoni cellulari dei suoi colleghi, recita una poesia durante una manifestazione civile in Sudan. È questa l’immagine vincitrice della 63esima edizione del World Press Photo, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo. A scattarla è stato il fotografo giapponese Yasuyoshi Chiba, che con la sua opera Straight Voice si è aggiudicato l’ambito World Press Photo of the Year, occupando la vetta più alta del podio fra gli oltre quattromila partecipanti al concorso.
“Nell’immagine vediamo un giovane che non sta sparando, che non sta lanciando sassi, ma recitando una poesia” dice Lekgetho Makola, presidente della giuria del premio. “In un periodo come quello in cui viviamo, pieno di violenza e conflitti, è importante avere un’immagine che ispiri le persone”.
Va invece al fotografo francese Romain Laurendeau il World Press Photo Story of the Year, la categoria dedicata alla migliore sequenza di immagini di rilevanza giornalistica. Lo scatto premiato – dal titolo Kho, the Genesis of a Revolt – documenta il disagio giovanile in Algeria, e la forza ispiratrice delle nuove generazioni nelle proteste del 2019.
Le categorie premiate sono state in totale otto, Contemporary Issues, Environment, General News, Long Term Projects, Nature, Portraits, Sports, Spot News, e hanno visto trionfare numerosi italiani: Lorenzo Tugnoli e Nicolò Filippo Rosso, primo e terzo premio nella categoria Contemporary Issues ‒ Stories; Luca Locatelli, vincitore della categoria Environment ‒ Stories; Alessio Mamo e Fabio Bucciarelli, che si sono aggiudicati il secondo premio rispettivamente nelle categorie General News ‒ Singles e General News ‒ Stories e Daniele Volpe, terzo classificato nei Long Term Projects.
I riconoscimenti per ogni sezione sono stati conferiti da una giuria che ha incluso Lucy Conticello (direttrice fotografica del settimanale M di Le Monde), Sabine Meyer (direttrice fotografica dell’organizzazione National Audubon Society), dai fotografi Chris McGrath, Pete Muller e Mariana Bazo, e dalla curatrice Tanvi Mishra. A capo della commissione Lekgetho Makola, direttore del Market Photo Workshop di Johannesburg.
Come in ogni edizione del premio, anche quest’anno le foto vincitrici saranno presentate all’interno di una mostra itinerante (qualche mese fa vi avevamo parlato dell’esposizione degli scatti finalisti dell’edizione 2019 al MANN). Per ragioni di sicurezza legate all’emergenza sanitaria in corso, tuttavia, l’inaugurazione dell’evento – prevista alla De Nieuwe Kerk di Amsterdam – è stata posticipata a data da destinarsi.
[Immagine in apertura: Straight Voice © Yasuyoshi Chiba, Japan, Agence France-Presse. A young man, illuminated by mobile phones, recites protest poetry while demonstrators chant slogans calling for civilian rule, during a blackout in Khartoum, Sudan, on 19 June 2019]