Sarà un Primo Maggio diverso dagli altri. Ma il mondo della cultura, dell'arte e della musica non si ferma e si mobilita, proponendo iniziative corali e coinvolgenti in formato digitale.
Non solo musica per la Festa dei lavoratori 2020. Come già avvenuto il 25 aprile scorso, in occasione del 75° anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, anche questa ricorrenza si svolgerà in una versione inedita per effetto delle circostanze contingenti. Seppur in assenza delle tradizionali manifestazioni di piazza, l’appuntamento sarà celebrato in tutto il mondo, grazie anche al coinvolgimento attivo di artisti, musicisti, istituzioni culturali e museali.
Uomini e musei: ci riporta indietro di quasi un secolo lo scatto proveniente dall’Archivio Fotografico del MANN che immortala una fase del trasporto della statua di Ferdinando I, opera di Antonio Canova, e gli addetti coinvolti nell’operazione. Si tratta di una delle immagini “dietro le quinte” scelta dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli in occasione del 1° maggio. Per l’intera giornata, i canali Facebook e Instagram del MANN proporranno un viaggio fotografico tra passato e presente, nel segno dei valori del lavoro e dello spirito di squadra. E, a fine giornata, verrà condiviso un reperto d’eccezione risalente al I secolo d.C.: il Menologium rusticum Colotianum, impiegato per definire la durata delle ore di luce e della notte, le fasi lunari, l’elenco delle divinità celebrate, le feste religiose e le lavorazioni agricole.
Con il nuovo mese prende il via un’iniziativa senza precedenti del Maggio Musicale Fiorentino: in streaming sul sito e sui social del teatro, verrà proposto per la prima volta un concerto di canto. La diretta è in programma il 1° maggio 2020, alle ore 21. A esibirsi, dalle loro abitazioni, saranno più di quindici artisti. A presentarli, dall’interno del teatro fiorentino, sarà il sovrintendente Alexander Pereira, che a riguardo ha dichiarato: “Vogliamo portare un po’ di vita al teatro. I cantanti saranno tutti live e io avrò il ruolo di ‘cicerone’ per condurre la serata. Ognuno canterà ciò che più ama”, anticipando che “parallelamente abbiamo in serbo altre attività: un progetto molto significativo coinvolge una decina dei più importanti compositori contemporanei che hanno deciso di dedicare delle nuovissime loro composizioni scritte appositamente per lo streaming e per il Maggio Fiorentino“.
Appuntamento alle ore 10, sul canale YouTube del MiBACT, per una visita virtuale che promette di sollecitare le curiosità di molti. Sarà infatti possibile “varcare la soglia” della Piramide Cestia di Roma, uno dei massimi esempi di architettura in stile egizio della Capitale. Una “esplorazione” accompagnata dalle note dell’Orchestra e dal Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta da Antonio Pappano.
A due anni dal debutto online, il Portale della Canzone italiana prende parte alla Festa dei lavoratori proponendo una playlist interamente dedicata ai valori di questa ricorrenza. Sulla speciale piattaforma del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, saranno disponibili brani selezionati dagli storici musicali Luciano Ceri e Paolo Prato che apriranno un varco nel mondo del lavoro in Italia, di ieri e di oggi: dall’emigrante spagnolo Pablo, cantato da Francesco De Gregori, all’operaio Gerolamo di Lucio Dalla; dal macchinista ferroviere di Guccini al minatore di Domenico Modugno, dal supplente di Sicuro precariato di Samuele Bersani fino alla voci delle Mondine di Vercelli.
Tante le adesioni alla maratona streaming Anche il mio è lavoro, promossa dalla Regione Puglia, ideata da Teatro Pubblico Pugliese, realizzata con Apulia Film Commission e interamente dedicata ai lavoratori dello spettacolo. Dalle 17, sulla pagina Facebook ufficiale della Regione, si passeranno simbolicamente il testimone Luca Argentero, Claudio Bisio, Stefania Rocca e molti altri volti noti, introdotti da Antonio Stornaiolo ed Emilio Solfrizzi.
[Immagine in apertura: Gabinetto Fotografico del Museo Nazionale di Napoli. Trasporto della Statua di Ferdinando I di Borbone, 1927 ca. Napoli, MANN, Archivio fotografico. Per gentile concessione del MANN]