Le copertine dei grandi dischi reinterpretate dagli anziani di una casa di riposo inglese

16 Luglio 2020

credit Robert Speker e Sydmar Lodge Care Home

Nonostante le circostanze drammatiche, è innegabile che il lockdown sia stato da stimolo per tantissimi creativi, decisi a combattere la noia e la solitudine mettendosi in gioco con trovate divertenti e decisamente originali. Solo negli ultimi mesi ne abbiamo viste a bizzeffe: dalla challenge del Getty Museum – che invitava gli utenti a reinterpretare i grandi capolavori del passato in versione “domestica” – a quella contro il razzismo del baritono Peter Brathwaite.

A queste, e a moltissime altre graffianti iniziative, se ne aggiunge oggi una che non potrà non strapparvi un sorriso. Stiamo parlando della divertente “performance” collettiva realizzata dagli ospiti della Sydmar Lodge Care Home – la casa di riposo a nord di Londra, balzata recentemente sotto i riflettori per una trovata davvero geniale.

NONNI IN VERSIONE ROCK

Spinti da Robert Speker, coordinatore delle attività della struttura, i “nonnetti” della residenza si sono spogliati delle loro vestaglie per indossare giacchette di pelle e blue-jeans, con l’obiettivo di reinterpretare le cover più iconiche dei dischi usciti negli ultimi decenni.

Dimostrando una grinta da vere rockstar, gli anziani si sono cimentati in pose da palcoscenico, ora “trasformandosi” nel famoso David Bowie dell’album Aladdin Sane – con tanto di saetta rossa dipinta sul viso –, ora prendendo le sembianze di Madonna nella versione del disco True Blue. Gli album rivisitati sono tanti, da 21 di Adele a London Calling dei Clash, fino a Bad di Michael Jackson. Una staffetta davvero esilarante che fa onore non solo ai simpatici protagonisti del progetto, ma anche agli ideatori di questa iniziativa: un modo per intrattenersi e combattere la solitudine con il potere della creatività.

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