Da qualche giorno il popolo della rete amante di libri e manoscritti rari può consultare online un ricchissimo patrimonio di documenti reso disponibile dalla Biblioteca Estense Universitaria di Modena.
C’è una buona notizia per i numerosi appassionati e studiosi di manoscritti e libri rari: dal 29 giugno ha fatto il suo debutto online la Estense Digital Library, prima piattaforma italiana a carattere partecipativo che garantisce la consultazione e la comparazione di oltre 700mila pagine di manoscritti della Biblioteca Estense Universitaria di Modena.
Un patrimonio inestimabile per gli addetti ai lavori ma anche per il grande pubblico, che può finalmente approfondire la conoscenza di tre fondi importanti, digitalizzati in maniera integrale: il mappario, le collezioni musicali e l’archivio di Ludovico Antonio Muratori, considerato uno dei padri fondatori della storiografia italiana.
L’eccezionale risultato è stato possibile dall’impiego di uno strumento tecnologico particolarmente utile, il framework IIIF, (International Image Interoperability Framework), che rende un’immagine ad altissima definizione comparabile con altre, sottoponibile a procedimenti di photoediting e annotabile dagli utenti, che potranno condividere i propri studi e le proprie ricerche collegandosi al sito dedicato.
Il tutto nell’ottica dei criteri evidenziati da Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi e direttrice scientifica del progetto: “Le parole chiave di questa piattaforma sono accessibilità, condivisione e trasparenza. In pochi anni abbiamo trasformato una Biblioteca in cui l’utenza aveva bisogno di un bibliotecario come interprete, per consultare i vari e vetusti cataloghi cartacei, in una biblioteca in cui tutti potranno curiosare direttamente online con una semplice ricerca per parola chiave. Abbiamo messo in rete tutto quello che conoscevamo su alcuni importanti fondi. Non cerchiamo la perfezione, vogliamo che la comunità si interessi alle nostre collezioni e ci aiuti a studiarle“.
In autunno sarà pubblicato il bando, per un valore di 300mila euro, che darà il via alla fase due del progetto, focalizzata sulla digitalizzazione di manoscritti e libri illustrati dell’Antico Fondo Estense. Completerà il mosaico una campagna di fundraising ideata per raggiungere l’intera cifra necessaria allo sviluppo dell’iniziativa, ossia 700mila euro. Alle donazioni sarà applicato lo sgravio fiscale del 65% del credito di imposta dovuto all’Art Bonus.
[Immagine in apertura: Mappa del cantino. Fondo cartografico segnatura C.G.A.2. Acquisita da Ercole I d’Este nel 1502 Tecnica: pergamena dipinta Orientamento: Nord Realizzata da Alberto Cantino, “oratore” inviato da Ercole I in Portogallo. E’ considerata una delle prime che rappresentano anche le coste del “nuovo” continente americano.]