Azione e pensiero si equivalgono in Tex Willer, lo storico personaggio dei fumetti creato nel secondo dopoguerra da Giovanni Luigi Bonelli. Un nuovo volume ripercorre la psicologia e i tratti salienti della sua visione del mondo, grazie alle parole di un appassionato d'eccezione: Giulio Giorello, autore di una serie di saggi raccolti a poche settimane dalla sua triste scomparsa.
Sono passate poche settimane dalla scomparsa di Giulio Giorello, intellettuale fra i più rappresentativi della sua generazione. Docente di Filosofia della Scienza all’Università degli Studi di Milano, e strenuo difensore di una visione della cultura ampia e interconnessa, il professore non ha mai nascosto la sua passione per i fumetti, al punto da divenire una delle voci più autorevoli della nona arte in Italia.
A ribadire l’attenzione e la profonda conoscenza di Giorello verso la sfera dei comics è oggi una nuova uscita editoriale: stiamo parlando de La filosofia di Tex e altri saggi (nell’immagine in apertura: un dettaglio della copertina), un prezioso volume pubblicato da Mimesis Edizioni e interamente dedicato all’analisi del character bonelliano.
Scritto nei mesi precedenti alla scomparsa, il libro punta i riflettori sulla psicologia, sull’etica e sugli ideali del ranger, sottolineandone l’anima allo stesso tempo ribelle e giustizialista. Scorrendo le avventure del “cowboy” all’italiana creato da Giovanni Luigi Bonelli nel 1948, questione razziale, antischiavismo e senso di libertà fanno continuamente capolino fra le centinaia di vignette prodotte in tanti anni, portando allo scoperto l’anima fondamentalmente razionalista del personaggio. Una“filosofia pratica”, si potrebbe dire, che trova conferma in battute fulminanti come “la canna di una pistola è un argomento molto chiaro in tutti i Paesi del mondo”.
Ognuno di questi aspetti, a volte più espliciti a volte più sottesi, viene analizzato da Giorello con eleganza di linguaggio, ironia, freschezza e profondità. Tutte doti che a lungo hanno contraddistinto la ricerca del filosofo, in grado come pochi di unire sfera aulica e cultura pop disincagliando magnificamente la figura dell’intellettuale da ogni stereotipo elitario e classista.
Anticipato dalla prefazione di Roberto Festi, e ricco di tavole grafiche in supporto alle analisi speculative, il volume è inoltre arricchito da una serie di saggi sui temi più cari al filosofo: dal liberalismo economico e politico a questioni di filosofia della scienza, con uno sguardo ai maestri che per anni hanno influenzato il pensiero di Giorello. Un libro appassionante, capace di spaziare dal fumetto alla filosofia della scienza, offrendo uno sguardo sull’universo eclettico e vivace del grande teorico italiano.