
Ricordate l'iniziativa social del Getty Museum dedicata alla rivisitazione delle opere del passato? La sfida, lanciata durante la quarantena, aveva visto la partecipazione di oltre 100mila persone, decise a combattere la noia con le armi della creatività. Una nuova pubblicazione racconta quel periodo, raccogliendo le opere più divertenti della “challenge”.
Durante i mesi di lockdown il mondo dell’arte ha chiuso i portoni dei musei… e aperto quelli del web! A partire dall’esplosione della pandemia, tutte le istituzioni artistiche del mondo sono state infatti costrette a fare i conti con le restrizioni causate dall’emergenza sanitaria, trovando nella sfera digitale l’unico canale per mantenere attivo il dialogo con il pubblico.
Fra le istituzioni che hanno guidato nel migliore dei modi questa “mobilitazione” virtuale il Getty Museum è stata forse la più ambiziosa, capace di far tesoro dei linguaggi della rete chiamando a raccolta migliaia e migliaia di follower, avvicinandoli in maniera inedita alle sue collezioni. L’esempio più eclatante di questa strategia è stato senza dubbio la “challenge” dedicata alla rivisitazione di opere del passato: un’ondata di immagini esilaranti che sarà presto raccolta in una pubblicazione ad hoc.
Il museo di Los Angeles, fondato nel 1954 dal magnate Jean Paul Getty, ha infatti annunciato l’uscita di Off the Walls: Inspired Re-Creations of Iconic Artworks: il volume fotografico che raccoglie i risultati più divertenti di quella sfida social, con oltre 400 immagini simbolo dell’intera esperienza.
Edito da Getty Publications, e in uscita negli Stati Uniti il 22 settembre, il libro ripercorre – come in una grande “bacheca” online – le rivisitazioni dei capolavori del passato a opera di appassionati d’arte, creativi e gente comune che, durante la quarantena, hanno deciso di fare ricorso a stoviglie, coperte e oggetti domestici per ricreare dipinti come L’Alabardiere del Pontormo o La Ragazza col turbante di Vermeer. Originali e “fake” sono messi a confronto in ognuna delle immagini qui riproposte, offrendo al lettore un viaggio spassoso nella creatività degli utenti: un esempio eccellente su come le persone, anche nei momenti più difficili, possano trovare lo spirito per sorridere e restituire valore al concetto di collettività.

Alonso Sánchez Coello, Ana de Mendoza de la Cerda, Princess of Éboli, 16th century; Re-creation Laura Belconde

Dante Gabriel Rossetti, Pandora, 1879; Re-creation Isabella Beatrix Thompson @Bellatrix94

Édouard Manet, Jeanne (Spring), 1881; Re-creation Jeannette Hulick

Edvard Munch, The Scream, 1893; Re-creation @wanderwithnada

Edwin Landseer, The Monarch of the Glen, ca. 1851; Re-creation Fiona Elizabeth Griffin

Gustav Klimt, The Three Ages of Woman (detail), 1905; Re-creation Ginevra Roselli Lorenzini

Gustave Courbet, The Desperate Man (Self-Portrait), 1843–45; Re-creation Peter Adam Rebadomia

Johannes Vermeer, Girl with a Pearl Earring, ca. 1665; Re-creation Jenny Boot

Katsushika Hokusai, Under the Wave off Kanagawa (The Great Wave), 1830–32; Re-creation Andy Mizell

Kitagawa Utamaro, Hairdresser (Kamiyui), ca. 1797–98; Re-creation Makya Jackson

Michelangelo Buonarroti, The Creation of Adam, ca. 1508–12; Re-creation George Anthony Galdamez

Vincent van Gogh, The Starry Night, 1889; Re-creation @clairesalvo











