Arte pubblica e attualità al Socrates Sculpture Park di New York

23 Agosto 2020

Jeffrey Gibson; 'Because Once You Enter My House It Becomes Our House;' 2020; Courtesy the Artist; Socrates Sculpture Park; Sikkema Jenkins & Co., New York; Kavi Gupta, Chicago; Roberts Projects, Los Angeles; Image by Scott Lynch

Da oltre 30 anni, il Socrates Sculpture Park di New York è un modello di produzione di arte pubblica e attivismo comunitario. Anche nell’estate segnata dalla pandemia, questo luogo di ispirazione creativa in grado di attrarre fin qui più di mille artisti, invitati a progettare opere site specific per questa cornice all’aperto a Long Island City, non tradisce la propria “vocazione artistica”.

Curata da Jess Wilcox, a capo del settore espositivo del Socrates Sculpture Park, Monuments Now – questo il titolo dell’esposizione che proseguirà fino al 2021 – affronta uno dei temi più dibattuti negli ultimi mesi, non solo negli Stati Uniti. Gli episodi di rimozione e danneggiamento di numerosi monumenti, avvenuti in tutto il Paese, stanno infatti stimolando una riflessione globale sulla funzione simbolica, storica e comunicativa dell’arte pubblica. Gli autori coinvolti quest’anno nel progetto – tra cui Jeffrey Gibson, Paul Ramírez Jonas e Xaviera Simmons, scelti per la prima delle tre fasi previste – si sono soffermati su storie e comunità fin qui scarsamente rappresentate, in un’ottica orientata all’inclusione, pienamente consapevole delle molteplici anime che attraversano – e da sempre plasmano – gli USA.

ARTE PUBBLICA NELL’ESTATE DI NEW YORK

Tra gli interventi che caratterizzano la prima fase di Monuments Now colpisce Because Once You Enter My House It Becomes Our House, monumentale e caleidoscopica scultura con cui Jeffrey Gibson intende celebrare i concetti di inclusione e diversità. Attingendo dal vocabolario formale, dall’architettura, dalle tradizioni grafiche delle comunità indigene del Mississippi, l’artista proietta nello spazio pubblico la propria visione del mondo, accendendo i riflettori su una delle componenti dell’identità collettiva nazionale. Un processo reso ancora più intenso dalla serie di performance di cui sono stati protagonisti gli artisti indigeni, invitati e filmati in loco da Gibson. Queste esibizioni sono state rese disponibili online.

Si prosegue quindi con Eternal Flame di Paul Ramírez Jonas, che rende omaggio al ruolo delle tradizioni culinarie, riconoscendole come espressioni culturali fondamentali per la coesione nelle comunità di immigrati, e con la serie scultorea di Xaviera Simmons. Si tratta di opere concettuali, che documentano le promesse non mantenute sul fronte dei diritti civili negli Stati Uniti. Il progetto Monuments Now si rinnoverà a partire dal 10 ottobre prossimo, quando saranno inaugurate le fasi II, denominata Call and Response ed esito di una open call, e III. Quest’ultima, ribattezzata The Next Generation, prevede il coinvolgimento degli studenti di una scuola locale, autori di un intervento collettivo.

[Immagine in apertura: Jeffrey Gibson, Because Once You Enter My House It Becomes Our House, 2020. Courtesy the Artist; Socrates Sculpture Park; Sikkema Jenkins & Co., New York; Kavi Gupta, Chicago; Roberts Projects, Los Angeles; Image by Scott Lynch]