Mancano pochi giorni all'inaugurazione della mostra che Palazzo Albergati dedica ai dipinti di Monet e degli impressionisti custoditi dal Musée Marmottan Monet di Parigi, molti dei quali mai esposti altrove.
Nonostante il clima di incertezza diffusa causato dalla pandemia, la stagione espositiva di Palazzo Albergati riparte all’insegna del colore e di atmosfere pittoriche suggestive. Dal 29 agosto al 14 febbraio, la sede bolognese farà da cornice a Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi, riunendo opere che segnano l’incredibile parabola di uno dei movimenti artistici più noti, e amati, al mondo.
La mostra, che avrebbe dovuto essere inaugurata lo scorso marzo, è frutto della collaborazione tra il Gruppo Arthemisia e il museo parigino e offre al pubblico l’eccezionale occasione di ammirare dipinti che non hanno mai varcato la soglia del Marmottan, definito “la casa dei grandi impressionisti”.
Ne sono un esempio il Ritratto di Berthe Morisot distesa firmato da Édouard Manet, Il
ponte dell’Europa, Stazione Saint-Lazare di Claude Monet e Fanciulla seduta con cappello di Pierre-Auguste Renoir, che andranno ad affiancare capolavori come Ritratto di Madame Ducros di Degas, Ritratto di Julie Manet di Renoir e Ninfee di Monet.
Una vera e propria mappatura degli stili e delle sfumature che hanno reso immortale una corrente pittorica fatta di luce, colori, istanti rubati alla quotidianità e paesaggi colti nei diversi momenti del giorno e delle stagioni. Una mostra che sancisce la volontà di rispondere al difficile momento storico nel quale siamo immersi attraverso il linguaggio di artisti passati alla Storia. Come sottolinea Iole Siena, presidente del Gruppo Arthemisia:
“In questo contesto l’apertura di una mostra eccezionale come ‘Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi’ va in controtendenza rispetto al panorama internazionale ed emoziona più del solito, perché aprirla significa gettare il cuore oltre l’ostacolo, superare paure e incertezze e prediligere l’interesse del pubblico rispetto al proprio“.
[Immagine in apertura: Claude Monet (1840-1926), Ninfee, 1916-1919 circa. Olio su tela, 150×197 cm. Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel Monet, 1966 © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images]