Case mitiche: ecco com’era davvero arredata Farnsworth House

5 Agosto 2020

Credit William Zbaren

Progettata nel 1945 dall’architetto Ludwig Mies van der Rohe e completata nel 1951, Farnsworth House è una delle abitazioni iconiche del XX secolo. Tanto la sua storia, contraddistinta dal complicato rapporto tra il celebre progettista e la colta e raffinata committente – la dottoressa e ricercatrice Edith Farnsworth –, quanto il suo design non sembrano subire il “peso” del tempo. Lo conferma il costante interesse verso il sito, che dal 2004, anno in cui è stato aperto al pubblico per effetto dell’acquisizione da parte del National Trust and Landmark Illinois, attrae oltre 11.000 visitatori all’anno.

Dopo la prolungata chiusura a causa della crisi sanitaria in atto, Farnsworth House e il suo parco sono tornati ad accogliere i visitatori, nel rispetto delle norme di sicurezza imposte dall’emergenza. Una delle novità è la mostra temporanea Edith Farnsworth Reconsidered, un percorso che getta nuova luce sulla figura della prima proprietaria dell’abitazione, che l’aveva concepita come proprio “rifugio di campagna” lungo il fiume Fox a Plano, in Illinois.

GLI ARREDI DEGLI ANNI CINQUANTA DI NUOVO ESPOSTI

Parte integrante della campagna Where Women Made History, promossa dal National Trust, il progetto espositivo invita a riconsiderare il ruolo fondamentale di Edith Farnsworth nel processo che ha portato alla nascita di questa iconica architettura del Novecento. Non solo ricercatrice, ma anche violinista, poetessa, traduttrice classica, viaggiatore, amante della musica, Farnsworth aveva inizialmente incaricato gli architetti di Chicago Keck & Keck di progettare una casa per trascorrere i suoi fine settimana all’insegna del relax e del contatto con la natura. Presto però li aveva licenziati, preferendogli Mies van Der Rohe, che all’epoca era direttore del College of Architecture presso l’Illinois Institute of Technology, dopo aver guidato l’influente Bauhaus, in Germania.

Come noto, Edith Farnsworth concesse sostanzialmente “carta bianca” al progettista, salvo però rifiutare le sue indicazioni sul fronte dell’arredamento: scelse infatti i mobili progettati da altri noti designer dell’epoca, tra cui Florence Knoll, Jens Risom, Bruno Mathsson e l’italiano Franco Albini. Nell’ambito della mostra Edith Farnsworth Reconsidered rientra il progetto Edith Farnsworth’s Country House, che svela il vero aspetto degli interni della dimora nel 1955, riproponendo i pezzi di design personalmente selezionati dalla proprietaria. Si tratta di originali o di repliche che sono stati prestati, donati o acquistati, perfettamente ricollocati nell’abitazione sulla base di fotografie d’epoca. Non mancano accessori ed effetti personali della dottoressa, tra cui libri, stoviglie, biancheria, ritratti, opere d’arte: tutto è allestito esattamente come se Edith Farnsworth avesse appena lasciato la mitica dimora.

In seguito alla vendita del 1970, quando Farnsworth House fu acquistata dal magnate e mecenate britannico Peter Palumbo, cui si deve anche il restauro dell’immobile, la casa venne infatti arredata con mobili disegnati da Mies van der Rohe. Ora, per la prima volta dagli anni Cinquanta, la struttura rivela ai visitatori il “vero aspetto” dei suoi spazi interni.

ECCO COM’ERA ARREDATA LA FARNSWORTH HOUSE

[Immagine in apertura: Credit William Zbaren]