Da New York a Osimo: il mito di Keith Haring in mostra nelle Marche

4 Agosto 2020

Bruno Severini | fotografie

Abbiamo tutti in mente le immagini di Keith Haring nei sotterranei della metropolitana di New York: gessetto bianco in mano, l’artista dipingeva in maniera istintiva – e contro il volere delle guardie – i suoi omini stilizzati, inaugurando una vera e propria rivoluzione creativa che di lì a poco avrebbe preso il nome assai più roboante di Street Art. Moltissime di queste prime incisioni grafiche – geroglifici disegnati sui cartelloni delle pubblicità scadute – sono attualmente in mostra a Osimo, all’interno di un progetto per molti versi inedito.

Nonostante le esposizioni sull’artista di Kutztown abbondino in tutto il mondo, rendendolo ancora oggi una delle figure più influenti e amate dell’universo visuale, raramente il suo nome era stato associato a quello di un altro artista attivo nella New York degli anni Settanta e Ottanta. Stiamo parlando di Paolo Buggiani, performer toscano, scultore e figura eclettica della Grande Mela di quel periodo, astuto nell’intuire prima di altri la potenza espressiva del pittore e writer americano, al punto da “salvare” dalla sistematica distruzione una ricca selezione di opere.

IL “DIALOGO” FRA KEITH HARING E BUGGIANI

Parte da queste premesse la mostra Made in New York. Keith Haring e Paolo Buggiani: la vera origine della Street Art, un percorso espositivo che analizza le origini dell’arte urbana puntando i riflettori sul rapporto tra i due autori.

Curata da Gianluca Marziani, e aperta fino al prossimo 10 gennaio a Palazzo Campana, la rassegna presenta circa venti graffiti originali dello street artist statunitense, realizzati sui muri della metropolitana nei primi anni Ottanta e oggi parte della collezione di Buggiani. Le opere di quest’ultimo, diverse per forma e concetto, completano inoltre il percorso di visita, per un totale di circa cinquanta disegni, sculture e fotografie allestite con l’obiettivo di fare emergere l’ebbrezza di quegli anni newyorkesi. A confermare l’amicizia tra l’italiano e Keith Haring, infine, anche un prezioso schizzo su carta: un uomo con le ali e una dedica: “For Paolo”.

[Immagine in apertura: una vista dell’allestimento della mostra Made in New York. Keith Haring e Paolo Buggiani: la vera origine della Street Art presso Palazzo Campana, Osimo. Courtesy Bruno Severini | fotografie]