Angelo Camillieri, Giuseppe Gradella, l'abx, Marta Lonardi, Margherita Paoletti, Chiara Riberti, Alessandro Sanna, Laura Scala e Zualidro sono gli autori delle opere di poster-art che per l'intero mese di agosto resteranno affisse in giro per Mantova, dando vita a un sorprendente percorso visivo e narrativo.
Una mostra diffusa di arte contemporanea, capace di condurre i visitatori alla scoperta di una delle più belle città d’arte d’Italia, fruibile anche in bicicletta e per l’intero mese di agosto: questo, in estrema sintesi, “l’identikit” di GUARDAMI. Io sono Mantova, lo speciale progetto espositivo appena inaugurato nella città dei Gonzaga. Alla base dell’iniziativa – curata da Simona Gavioli, in collaborazione con Lavinia Bottini per Caravan SetUp, l’associazione cui si deve l’annuale festival di arte contemporanea e riqualificazione urbana Without Frontiers – Lunetta a Colori –, c’è la volontà di dare vita a un incontro tra l’arte contemporanea e una delle più affascinanti destinazioni di interesse culturale del Paese.
Un proposito che ha preso forma attraverso il coinvolgimento di nove artisti – Angelo Camillieri, Giuseppe Gradella, l’abx, Marta Lonardi, Margherita Paoletti, Chiara Riberti, Alessandro Sanna, Laura Scala e Zualidro –, autori delle sedici opere di poster-art che fino al 31 agosto prossimo saranno disseminate in vari luoghi della città. In questo modo, percorrendo a piedi o in bicicletta le strade di Mantova, sarà possibile individuare le tracce di un itinerario appositamente concepito per raccontare la storia, l’identità e la vera essenza della città. Lo testimonia, tra gli altri aspetti salienti del progetto, l’invito rivolto a tutti gli artisti selezionati di reinterpretare in chiave contemporanea il tema rinascimentale dell’impresa di Mantova, ponendo particolare enfasi sulle sue peculiarità culturali, artistiche e sociali di questo territorio.
Come intuibile, estremamente eterogenea è stata la “risposta” degli autori selezionati per l’iniziativa, concepita come “green oriented”. Dal punto di vista tecnico, infatti, ad accomunare infatti i sedici manifesti affissi in città, di grande formato, sono l’impiego di carta biodegradabile e l’uso di inchiostri ad acqua certificati.
Volutamente diversi fra loro per stile e poetica, gli artisti di GUARDAMI. Io sono Mantova riescono a dare vita a un itinerario, narrativo e visivo, sorprendente e vivace. Tra loro, l’artista, illustratore e disegnatore Zualidro ha scelto di collegarsi esplicitamente a una delle opere identitarie del patrimonio artistico di Mantova: la celebre Camera degli Sposi di Palazzo Ducale è stata infatti reinterpreta in modo ironico e con echi psichedelici. Si cambia registro con la mantovana Chiara Riberti, che ha indirizzato la propria attenzione verso due “presenze scomode” della città, come le zanzare e la nebbia: “In estate ho sempre amato guardare il tramonto in riva al lago (dotata di spray anti-zanzare) e d’autunno resto ancora ammaliata dalla nebbia che sale, in modo spettrale, dai fossi, nei campi“, ha raccontato l’artista. Il risultato è un percorso urbano tutto da scoprire.
[Immagine in apertura: Il concept dell’opera è una reinterpretazione di alcuni soggetti della Camera degli Sposi di Palazzo Ducale, in chiave moderna ironica e psichedelica. Crediti Zualidro]