Venezia si prepara alle “cascate d’oro” di Fabrizio Plessi

14 Agosto 2020

PLESSI_LEtàdellOro_Facciata_Correr, courtesy Fondazione Musei Civici Venezia

L’oro e Venezia. L’oro è Venezia. Simbolo per definizione della città lagunare, lavorato per secoli dalle mani sapienti degli artigiani del posto, il prezioso metallo sarà presto protagonista del nuovo progetto espositivo di Fabrizio Plessi: un omaggio alla Serenissima e alla sua aura lucente, forte al punto da brillare anche in un periodo cupo come quello che stiamo attraversando.

Allestita lungo le finestre del Museo Correr, nel lato di piazza San Marco opposto alla Basilica, l’opera consiste in una grande installazione digitale in movimento: una “cascata” virtuale di oro che illumina e coinvolge l’intero spazio pubblico, esaltando la tradizione, la storia e le icone della città lagunare. Un tributo, tuttavia, che non guarda solo al passato, ma che si rivolge inevitabilmente al futuro: le nuove tecnologie diventano infatti, nell’opera di Plessi, canale privilegiato verso il domani, trasportando metaforicamente la cultura artigianale del capoluogo veneto verso un mondo in continua evoluzione.

FRA TRADIZIONE E NUOVE TECNOLOGIE

In scena dal 1° settembre al 15 novembre, la rassegna – dal titolo L’età dell’oro (nell’immagine in apertura, courtesy Fondazione Musei Civici Venezia) – segna il ritorno di Plessi nel museo che, vent’anni fa, ospitò la celebre installazione Waterfire, esempio fra i più noti della ricerca dell’artista. Anche in quel caso gli schermi digitali adornavano le vetrate esterne dell’istituzione, testimoniando la grande abilità teorica e visuale del maestro di Reggio Emilia, abile nel coniugare simbolismo, contenuti umanistici e tecniche avanzate.

L’intervento si preannuncia, inoltre, come prologo della grande retrospettiva in apertura il prossimo autunno nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro: un progetto che vuole ripercorrere la lunga carriera del video-artist, giunto ai suoi ottant’anni.