Un team di ricercatori dell’Università di Firenze in collaborazione con i tecnici delle Gallerie degli Uffizi sta lavorando al rilievo architettonico tridimensionale di Palazzo Pitti: i dati acquisiti consentiranno di realizzare un modello digitale, utile per la conoscenza e la conservazione dello storico complesso architettonico.
Fotocamere digitali, droni, GPS e sensori laser scanner di ultima generazione: sono questi gli strumenti all’avanguardia impiegati per realizzare la prima “scansione totale” in 3D di Palazzo Pitti. La reggia fiorentina costruita ai piedi della collina di Boboli su impulso del banchiere Luca Pitti, che nei secoli è stata la residenza delle famiglie de’ Medici, Asburgo-Lorena e quindi Savoia, in queste settimane è al centro di una “campagna di raccolta analitica di tutti i dati metrici 3D“, come ha dichiarato la professoressa Grazia Tucci, direttore del Laboratorio di Geomatica e docente di Geomatica per la Conservazione e Topografia e Sistemi Informativi dell’Università di Firenze.
Le operazioni intraprese, condotte da specialisti ricorrendo a tecniche geomatiche integrate, quali la topografia, la scansione laser e la fotogrammetria terrestre e da drone, sono finalizzate alla realizzazione del modello digitale di questa complessa struttura architettonica. In particolare le nuove tecnologie permettono di “riprendere porzioni del complesso altrimenti non raggiungibili, come accade nel caso delle imponenti facciate della Reggia, rese più complesse dal forte aggetto delle bugne e delle coperture“, ha precisato ancora Tucci.
Ad avvenuta acquisizione dei dati forniti dai diversi dispositivi coinvolti nell’operazione, prenderà avvio la restituzione grafica del complesso. A differenza dei rilievi già eseguiti sullo storico edificio, i nuovi sistemi garantiscono elevati livelli di accuratezza e di completezza; il risultato atteso consentirà di disporre di “uno strumento fondamentale per la conoscenza, lo studio, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico di Palazzo Pitti“, ha precisato il direttore delle Gallerie degli Uffizi. Eike Schmidt ha inoltre anticipato che tale lavoro “permetterà di sperimentare l’utilizzo del metodo BIM per la gestione integrata della manutenzione e della programmazione degli interventi del complesso: una prospettiva che colloca l’attività di rilievo – quella in corso – nell’ambito di un’importante processo di modernizzazione nella gestione e manutenzione del nostro patrimonio architettonico“.
[Immagine in apertura: Courtesy Le Gallerie degli Uffizi]