C'è grande attesa a Giza per la mostra “Forever is Now”, l'esposizione di arte contemporanea allestita fra le piramidi dell'Antico Egitto. La mostra, che aprirà nell'autunno del prossimo anno, si propone di sottolineare l'influenza della cultura egizia sugli artisti del nostro tempo.
Ribadire l’importanza storica della civiltà egizia, mostrare al grande pubblico il suo lascito architettonico e rintracciare le influenze che l’antica cultura fiorita sulle sponde del Nilo continua ad avere sugli artisti del nostro tempo. Sono questi gli obiettivi del nuovo appuntamento espositivo che avrà luogo nell’autunno del prossimo anno a Giza. Stiamo parlando di Forever is Now, la mostra – unica nel suo genere – allestita tra le storiche piramidi del sito.
In programma a partire dal 23 ottobre 2021 (e visitabile per circa un mese), la rassegna si svilupperà all’interno di un percorso realizzato tra gli storici monumenti, con la curatela di Nadine Abdel Ghaffar, fondatore di Art D’Egypte, insieme a Simon Watson. L’obiettivo è fare dell’intero scenario un luogo di incontro fra passato e presente, offrendo al pubblico stimoli per riflettere sulle corrispondenze fra storia antica e contemporaneità.
Non è ancora stata comunicata la lista definitiva degli artisti che prenderanno parte all’evento, ma si tratterà di autori egiziani e internazionali dei nostri giorni. Le loro opere saranno allestite all’interno di un itinerario identificato insieme all’archeologo Zahi Hawass, che avrà il compito di suggerire il percorso migliore, in grado di esaltare i lavori degli artisti tutelando, allo stesso tempo, uno dei patrimoni più preziosi e visitati del globo. Una serie di attività educative e conferenze pubbliche, inoltre, arricchiranno la rassegna, celebrando al meglio la storia millenaria dell’intera Necropoli – patrimonio UNESCO dal 1979.
Nel frattempo sale l’attesa per la presentazione del GEM – Grand Egyptian Museum, la nuova istituzione che sarà inaugurata proprio a Giza nel 2021. Realizzato dallo studio dublinese Heneghan Peng Architects, l’edificio – su cui l’Egitto punta per il proprio rilancio turistico – ospiterà circa 100mila reperti archeologici, presentandosi a tutti gli effetti come uno dei nuovi centri di studio sugli antichi fasti della società egizia. Tra le opere che saranno ospitate nel museo, anche la gigantesca statua in granito rosso raffigurante Ramses il Grande e una serie di manufatti appartenuti a Tutankhamon.
[Immagine in apertura: Photo by Leonardo Ramos on Unsplash]