Il progetto che farà sopravvivere Venezia in versione digitale

12 Settembre 2020

Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia, Foto di Sarah Lötscher da Pixabay

Tutti abbiamo ancora in mente le immagini di Venezia allagata, nell’ultima drammatica inondazione dello scorso novembre. Una domanda, da quel giorno, echeggia insistente tra gli operatori e gli appassionati d’arte che ne hanno a cuore il destino: come preservare la bellezza architettonica e la ricchezza culturale di una città che – stando alle previsioni degli esperti – sembra destinata a scomparire a causa dell’innalzamento dei mari?

A offrire una risposta al quesito è oggi lo straordinario progetto di alta tecnologia messo in piedi grazie alla collaborazione tra la Fondazione Giorgio Cini, la Factum Foundation, l’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) e Iconem. Stiamo parlando di ARCHiVE – Analysis and Recording of Cultural Heritage in Venice, la nuova iniziativa dedicata alla fruizione, allo studio e alla trasmissione del patrimonio culturale attraverso le tecnologie digitali.

UN PROGETTO DIGITALE PER VENEZIA

Attraverso l’impiego di scanner e sensori ad altissima precisione, un team di professionisti è stato incaricato di “registrare” edifici, strutture, sculture e oggetti artistici presenti sull’isola di San Giorgio, fino a mappare l’intera superficie trasformandola in una sequenza di dati informatici. L’obiettivo dell’intera operazione è quello di creare una sorta di “avatar” del luogo, dando vita a una copia estremamente fedele e dettagliata dell’isola, esistente soltanto in formato digitale.

Il progetto, decisamente ambizioso, e che potrebbe essere esteso in futuro a tutta Venezia, nasce dalla volontà di conservare la memoria visuale e storica della città, sempre più affetta dalle drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici.

[Immagine in apertura: Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia, Foto di Sarah Lötscher da Pixabay]